IL CASO
ROMA Scontro aperto tra Davide Casaleggio e Beppe Grillo sul quesito

Mercoledì 10 Febbraio 2021
IL CASO ROMA Scontro aperto tra Davide Casaleggio e Beppe Grillo sul quesito
IL CASO
ROMA Scontro aperto tra Davide Casaleggio e Beppe Grillo sul quesito da mettere ai voti su Rousseau. Il presidente dell'Associazione avrebbe voluto inserire la possibilità dell'astensione, venendo incontro anche alle richieste di Di Battista e dei suoi, promuovere un quesito per lasciare spazio anche a chi è contrario alla nascita del governo. Ieri sera si ragionava sulla eventualità di rinviare la votazione, anche per permettere agli iscritti di avere maggiori garanzie ed evitare così una forte spaccatura nel Movimento. Lo slittamento del voto, però, rappresenta anche un'arma per avere più margini di trattativa nei confronti di Draghi.
M5S è piombato nel caos. Tutti contro tutti. L'intenzione dei big è quella di aprire all'ex numero uno della Bce ma preoccupano le divisioni interne e la fronda al Senato. E preoccupa il giudizio della base che appoggerebbe le istanze di Dibba.
GOVERNO A OGNI COSTO
Grillo è per far nascere il governo ad ogni costo, ha fornito garanzie al presidente del Consiglio incaricato, ma punta a prendere tempo per cercare di sterilizzare il dissenso. Il braccio di ferro è soprattutto con il figlio di Gianroberto che è tornato in auge con la sua piattaforma. Se dovesse prevalere il no a Draghi Grillo perderebbe la faccia. Da qui i dubbi e la querelle sul quesito. «Draghi ha spiegato ieri ai suoi è la scelta giusta. Dobbiamo fare di tutto per andare in questa direzione. In questo momento non possiamo sottrarci ma deve essere chiaro che entreremo alle nostre condizioni».
I più malevoli nel Movimento 5Stelle dicono che Grillo ha un problema personale con la giustizia, che abbia fatto una giravolta per interessi personali. «Altrimenti rileva un big contrario all'ingresso M5S nel governo non si spiega perché voglia Draghi senza se e senza ma».
Il fondatore del Movimento è arrivato a Roma per prendere parte alle consultazioni. La sua presenza non era prevista. Poi la svolta quando i vertici gli hanno fatto sapere che una gran parte del Movimento voleva l'astensione e che lo stesso Casaleggio stava appoggiando la richiesta di Di Battista. Il fondatore M5S sarebbe andato su tutte le furie. E' possibile che il quesito arrivi in giornata ma su quale sarà la formulazione non c'è certezza. Grillo con i fedelissimi ha parlato dell'importanza di tenere il punto sul reddito di cittadinanza e sul tema dell'ambiente. Ha motivato i suoi, vestito i panni dell'allenatore che spinge i suoi giocatori. Dopo l'incontro con il premier incaricato ha scambiato alcune battute con Zingaretti.
ALLEANZA ROSSO-GIALLA
Crede ancora nell'alleanza rosso-gialla, ritiene sbagliato che si possa governare con la Lega e con Forza Italia ma dopo le rassicurazioni di Draghi è ancora più convinto che il Movimento 5Stelle debba esserci. Solo che la fronda interna M5S che non vuole dare l'appoggio è tornata a farsi sentire. Non si fida dell'uomo da sempre visto come espressione dei poteri forti.
«Si stanno vendendo il refrain di un gruppo di una trentina di senatori per due poltrone. Stanno svendendo la nostra anima». Grillo ha parlato con diversi malpancisti di palazzo Madama. Ha cercato di convincerli che occorre aprire una nuova fase, che il Movimento 5Stelle potrà sempre tornare indietro. Ha usato tutti i mezzi a disposizione ma ha anche messo in conto che una decina di pentastellati possano uscire. Ha fatto un nuovo show anche alla Camera. Oggi tutti i big si spenderanno per dire sì all'ex numero uno della Bce ma un'ala M5S, quella più ortodossa e barricadera, si è aizzata anche contro il fondatore. «Ormai dice un altro senatore ci ha tradito. Non mi aspettavo che fosse proprio lui ad accoltellarci». Alla Camera il dissenso è meno marcato. Fanno gola i miliardi in arrivo dall'Unione europea, c'è la volontà di continuare il lavoro portato avanti nel Conte 2. La scissione è sempre più probabile. Ma un conto è perdere alcuni pezzi, altro se una buona parte del Movimento è orientata a voltare le spalle proprio al fondatore. Sarà necessario un altro po' di tempo, ma stavolta la guerra nel Movimento 5Stelle è iniziata sul serio.
Emilio Pucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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