Cortina apre una seggiovia ma soltanto per gli atleti

Domenica 29 Novembre 2020
Cortina apre una seggiovia ma soltanto per gli atleti
LA MONTAGNA
CORTINA È il primo impianto di risalita a riaprire nella zona di Cortina, ma è inutile che gli appassionati di sci oggi si preparino e partano: alla seggiovia del Col Gallina, sul Passo Falzarego, non potrebbero neppure avvicinarsi perché a poter salire per ora sono soltanto gli atleti tesserati e riconosciuti di interesse nazionale dalla Federazione.
ALLENAMENTI PRENOTATI
Al Col Gallina sono stati allestiti tre tracciati per l'allenamento. Su ognuno possono esserci contemporaneamente venti persone, fra allenatori e sciatori: «Questo significa che la disponibilità massima teorica, per l'accesso alle piste, è di sessanta persone - spiega Sonia Menardi della società Ista che gestisce gli impianti - in realtà non c'è mai questo numero, perché non tutti gli sci club arrivano con venti sciatori. Questo comporta la massima sicurezza: non c'è mai alcun assembramento, la gente è sempre distanziata. Se ci sarà la possibilità, nei prossimi giorni, se vedremo che il sistema funziona, potremo pensare di incrementare un po' il numero di ragazzi, ma certamente si rimarrà ben dentro le disposizioni in materia di sicurezza sanitaria». Il meccanismo per l'accesso alla seggiovia del Col gallina è rigido: «Ogni turno dura due ore, dal mattino sino al tardo pomeriggio. In mezzo, fra un turno e l'altro, c'è una pausa di mezz'ora, per consentire al club di liberare la pista e recuperare il suo materiale, per lasciare lo spazio all'altra società, per entrare il pista, per disegnare il tracciato di allenamento».
L'impianto di Col Gallina è il primo a Cortina, ma nei giorni precedenti aveva aperto anche la sciovia al passo Monte Croce Comelico, al confine fra la provincia di Belluno e la vicina Val Pusteria, sede di allenamento di sciatori di fama, a cominciare da Mark Girardelli, ospite della famiglia Happacher. Ora si aggiunge la seggiovia del Col Gallina, grazie all'impegno della società Ista: «Noi lavoriamo in perdita precisa Sonia Menardi perché il numero degli sciatori che possono accedere all'impianto è troppo contenuto per riuscire a pagarci le spese. Non ci riuscirebbero neppure se fossero sessanta atleti contemporaneamente, quindi al massimo della disponibilità. Si è deciso però di aprire lo stesso, per offrire un servizio, per dare una mano agli sci club del territorio. E' un sacrificio, ma contiamo che porti un tornaconto. A noi serve per far vedere che siamo pronti, che possiamo far sciare, se ce lo lasciano fare. Noi siamo ottimisti, per il futuro. Intanto siamo già contenti così, perché permettiamo alla gente di fare sfogo a una passione, all'amore per questo sport. Magari in futuro qualcuno si ricorderà di cosa abbiamo offerto».
VOLTI SORRIDENTI
Tornare sulla pista messa a punto dal caposervizio Ermanno Menardi e dai suoi collaboratori, dalle maestranze della società Ista, è stata per tutti un'emozione. «Sono entusiasti, la parola che ricorre di più è finalmente conferma Sonia Menardi e siamo al completo, almeno sino a martedì 8 dicembre, le prenotazioni riempiono tutta la disponibilità. Siamo certi che anche dopo quella data ci sarà un grande interesse; per adesso non raccogliamo ancora prenotazioni per il prosieguo del mese».
Marco Dibona
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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