Blitz di Casapound, uno lavora in Regione: «Licenziatelo»

Giovedì 6 Agosto 2020
Blitz di Casapound, uno lavora in Regione: «Licenziatelo»
LA POLEMICA
TRIESTE Tra i quattordici militanti di Casapound che hanno occupato l'aula del Consiglio regionale friulano c'è anche uno che lavora in Regione. Si tratta del triestino Francesco Clun, 32 anni ad ottobre, impiegato amministrativo interinale, cioè assunto attraverso un'agenzia del lavoro alla Direzione salute. È stato proprio lui con il megafono a leggere il comunicato. «Ero in ferie - ha spiegato - e quindi avevo tutto il diritto di manifestare. Quella di martedì è stata un'azione molto forte, non violenta, da cui è seguito un polverone. Come volevamo, perché la rotta balcanica è il problema principale». Resta il fatto che l'esponente di destra è un dipendente regionale, pur assunto a tempo determinato da una agenzia interinale. Secca la sua risposta. «Abbiamo sempre anteposto le nostre idee e le cose in cui crediamo. Non ho problemi ad assumermi le mie responsabilità». Le opposizioni hanno chiesto il suo licenziamento ed è stata presentata una interrogazione urgente. L'assessore alla Funzione Pubblica, Pierpaolo Roberti, è stato altrettanto chiaro: «Il suo contratto scade il 4 settembre e non erano già previsti rinnovi».
LA FRASE CHOC
Ma sul tavolo dopo il blitz c'è anche un altro problema, quello del consigliere leghista Antonio Calligaris che durante l'occupazione dell'aula parlando con i militanti di destra ha detto: «Io ai migranti sparerei». Le opposizioni hanno chiesto un provvedimento disciplinare. Ieri è intervenuto il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga: «Calligaris si è espresso con parole condannabili e inaccettabili, ma subito dopo si è scusato». In contemporanea i presidenti del Consiglio regionale, Mauro Zanin, e della VI Commissione, Giuseppe Sibau, hanno appurato le disposizioni del Regolamento. «Abbiamo acclarato che il fatto è accaduto fuori seduta consiliare poiché, nel momento in cui il presidente si alza dal proprio scranno per allontanarsi, la seduta è sospesa», ha premesso Zanin. «Ora spetta al presidente di Commissione proporre un eventuale provvedimento». Nonostante il pressing della minoranza il presidente della Commissione, Sibau (ProgettoFvg/Ar), sembra aver già assunto una propria determinazione: «Non credo che porterò alcunché all'attenzione della Commissione». Chi invece andrà avanti nei confronti dei militanti di Casapound è la Digos, che ieri ha identificato tutti i partecipanti al blitz. Ora scatteranno le denunce.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci