Ecco dove è morto Antonio Bergamas, passato alla storia come il milite ignoto

Venerdì 5 Novembre 2021 di Alessandro Marzo Magno
Il milite ignoto, Atonio Bergamas, e il luogo esatto dove è morto
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ASIAGO - Individuato il luogo dov'è caduto, falciato da una raffica di mitragliatrice, Antonio Bergamas, ovvero il figlio di Maria Bergamas Blasizza, la donna di Gradisca d'Isonzo, passata alla storia come la mamma del Milite ignoto.

Si sapeva che il sottotenente Antonio Bergamas era morto nell'assalto a Roccolo Astoni, sull'Altipiano di Asiago, in comune di Enego. Ma non si sapeva dove questo Roccolo Astoni fosse: l'ha localizzato una decina di giorni fa Paolo Manzan, architetto di Teolo, e appassionato di storia postale.

L'ANTEFATTO

Tutto è nato da una busta trovata anni fa in un mercatino. Maria Bergamas è stata la donna, madre di un militare disperso, a scegliere una delle dieci bare che contenevano i resti di soldati senza nome che poi sarebbe diventata il Milite ignoto. I Bergamas erano sudditi austroungarici perché Gradisca faceva parte della monarchia asburgica e il giovane Antonio era passato in Italia per arruolarsi in quella che riteneva la sua vera patria. Si conosce la data della sua morte, il 18 giugno 1916. Sul luogo è stata invece fatta parecchia confusione: il suo reparto stava andando all'assalto del Cimone di Marcesina, spesso scambiato con Tonezza del Cimone che viene erroneamente indicato come la località dove il giovane sottotenente irredento sarebbe caduto. Manzan qualche anno fa ha comprato una busta vuota indirizzata al Comune di Zollino, in provincia di Lecce (si tratta di uno dei nove comuni del Salento dove la popolazione parla greco). La busta in origine conteneva una lettera che annunciava la morte di un soldato, caduto il 18 giugno 1916, ovvero lo stesso giorno di Bergamas. L'architetto ha cominciato a fare ricerche. Il caduto si chiama Francesco Antonica, la busta riporta il timbro con il numero del reggimento della Brigata Milano che aveva attaccato le posizioni austriache, assieme alla Milano aveva partecipato all'assalto anche la Brigata Barletta, alla quale apparteneva Antonio Bergamas. 

LA RICOSTRUZIONE

Quindi Antonica e Bergamas erano morti nella stessa azione. Gli italiani erano partiti dal Sass di Croce Scaltrini per conquistare il Cimone, circa due chilometri in linea d'aria, ma erano stati bloccati da un intenso fuoco austriaco a Roccolo Astoni, località che non è menzionata nelle carte dell'Istituto geografico militare che invece indica due quote, 1488 e 1482. Si tratta di due cimette che si trovano nel percorso che dovevano coprire i fanti italiani. Probabile che una delle due fosse il Roccolo Astoni, ma quale? Nemmeno le carte Tabacco, più nuove rispetto a quelle dell'Igm, citano il nome. La soluzione è venuta, come spesso accade un po' per caso, un paio di settimane fa, quando Manzan ha deciso di entrare nella parte storica del sito di cartografia della Regione del Veneto. Sorpresa: lì Roccolo Astoni c'è.

LA CONFERMA

Corrisponde a quota 1482. La verifica sul campo conferma. Manzan, che conosce bene la zona di Enego, era già stato a quota 1482, naturalmente senza sapere che proprio quella corrispondesse a Roccolo Astoni. Nella valle di Campo Cavallo a un certo punto bisogna abbandonare la strada sterrata e inoltrarsi nel bosco in una zona priva di sentieri segnati verso la salita al Cimone. Dopo circa 400 metri di bosco si arriva a quota 1482. «Si giunge a un piccolo promontorio», precisa, «che fa pensare subito a una postazione austriaca. Infatti si individuano ancora i solchi delle trincee sulla sommità che si affacciano in direzione di Sasso di Croce Scaltrini da dove è partito l'assalto italiano». Il punto esatto dove il 18 giugno 1916 sono caduti Antonio Bergamas e Francesco Antonica naturalmente non può essere individuato, ma la zona è quella, di sicuro quella. L'attacco al Cimone di Marcesina dura otto giorni, alla fine gli italiani contano 2720 soldati e 86 ufficiali morti. Buona parte di loro viene sepolta in un cimitero di guerra nelle vicinanze, ma in seguito un bombardamento di artiglieria disperde tombe e salme. 
 

Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 14:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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