La Fiera si prepara al dopo Covid: eventi in sicurezza, termoscanner e sanificazioni. Ora il test per tutti i dipendenti

Mercoledì 13 Maggio 2020
Render sul distanziamento durante gli eventi fieristici

VICENZA - La Fiera si prepara ai nuovi tempi post coronavirus, con il distanziamento sociale e le regole di sicurezza sanitaria da applicare alla lattera. Fare fiere e partecipare alle fiere in Italia in tutta sicurezza, nel pieno rispetto delle regole e dei protocolli sanitari, tutelando la salute di aziende e visitatori. Si chiama #safebusiness by Ieg il progetto varato da Italian Exhibition Group, la societàfieristica con sede a Rimini e operativo a Vicenza, Milano, Brescia, Roma, Arezzo e Napoli, oltre che in Cina, Stati Uniti e Dubai con società collegate. Ora quotata in Borsa, la società Ieg in cui la componente vicentina "pesa" un 20 per cento ed ha una grossa fetta degli eventi fieristici clou, si pensi solo ai saloni dell'oro, ha progettato il piano grazie a un tavolo di lavoro con le sue società di allestimenti e ristorazione, tecnici e operatori internazionali.

Il progetto si concentra su ogni fase dell’esperienza fieristica o congressuale. «Abbiamo lavorato a questo piano - dice il ceo di Ieg, Corrado Peraboni - con la volontà di dare una risposta completa e affidabile ai clienti e al pubblico che, oggi più di ieri, ci chiedono di potere contare su fiere e congressi per ripartire. Lo abbiamo fatto in linea con le regole sanitarie contro il Covid-19 e i documenti stilati da organizzazioni del settore».

NAVETTE SANIFICATE
Sono oltre cinquanta le indicazioni tracciate nel progetto a valle di un rigoroso protocollo normativo e organizzativo.
Tra le altre: navette tra aeroporto, hotel e fiera sanificate, munite di disinfettanti, con obbligo mascherine a bordo e numero viaggiatori programmato; convenzioni con società di bike sharing e monopattini, in accordo con alberghi e territorio; biglietterie e pagamenti solo on line, ingressi programmati in base alla capacity dei padiglioni e orari d’apertura delle fiere prolungati, desk distribuzione mascherine (obbligatorio indossarle e per i diversamente abili, ausili specifici, come le mascherine trasparenti per lo staff di IEG per facilitare la relazione con i non udenti.), ingressi multipli, corridoi di sicurezza e segnaletica di distanziamento, titoli d’accesso dematerializzati, controlli sul pubblico con termoscanner e percorso di sanificazione, guardaroba con ciclo automatico e coperture monouso.
 

 

SCREENING SIEROLOGICO
L’intera filiera degli allestimenti progettata e gestita in sicurezza, i flussi dei visitatori monitorati con rilevamento digitale centralizzato e il presidio in loco di steward teleguidati. Sanificazione a ciclo continuo per tutte le aree, sale e servizi, igienizzazione per i filtri dei canali di condizionamento dell’aria. Materiale informativo digitalizzato, produzione multimedia e live streaming a supporto di eventi, convegni, media. Per la ristorazione: controllo della temperatura degli addetti, guanti, mascherine, camici usa e getta, pagamenti con app saltafila, lunch box e coffee box monoporzione, delivery negli stand con processo codificato. Istituito anche un rigido protocollo di crisis management che definisce il comportamento in loco in presenza di casi sospetti.
E proprio sul tema dei dipendenti il presidente di Italian Exhibition Group, Lorenzo Cagnoni, annuncia che la società ha deciso lo screening sierologico di massa su base volontaria: «Lo adottiamo a tutela dei nostri collaboratori, dei dipendenti delle società controllate e di tutto il nostro sistema relazionale.
Operando su diverse regioni, lo faremo secondo i protocolli emanati».

Ultimo aggiornamento: 12:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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