In città bivacchi vietati ai nomadi: «Sporcano e creano insicurezza»

Martedì 20 Ottobre 2020 di Roberto Cervellin
Un furgone di proprietà di un nomade in occasione della rimozione per la violazione dell'ordinanza che vieta la sosta in alcune aree di Vicenza
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VICENZA - Bivacchi vietati ai nomadi. Vicenza chiude le porte a una quindicina di nuclei familiari che vengono spesso pizzicati nelle piazzole della città, dove si fermano irregolarmente con camper o furgoni tra le proteste dei residenti. Un fenomeno che ha costretto il sindaco Francesco Rucco a correre ai ripari prorogando fino al 31 marzo 2021 un'ordinanza già in vigore, che vieta appunto la sosta di questi veicoli “in un'ampia area” del capoluogo.

I numeri sono chiari. Negli ultimi 6 mesi le pattuglie antidegrado della polizia locale hanno registrato una violazione ogni 2 giorni. Palazzo Trissino parla di “bivacco, mendicità e sporcizia di suolo pubblico”. In una decina di casi è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria. «E' un provvedimento che funziona - conferma il primo cittadino - perché ci consente di intervenire con tempestività ed efficacia nei luoghi dove in passato sono stati segnalati accampamenti abusivi e situazioni di insicurezza». 

Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre, 09:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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