VENEZIA - Il testamento di un anziano di Mira fu falsificato, ma non c’è prova che a farlo sia stata la badante che lo ha assitito negli ultimi anni di vita, la quale si ritrovò erede dell’appartamento dell’uomo. Si è concluso con un’assoluzione, per non aver commesso il fatto, il processo a carico di una moldava di 54 anni, finita sotto accusa per falso in scrittura privata, difesa dall’avvocatessa Federica Santinon. Lo stesso pubblico ministero Raffaele Incardona, subentrato nelle fasi finali del processo, ha sollecitato l’assoluzione sulla base del risultato negativo della perizia grafologica: a compilare il testamento, a favore della donna, è stata un’altra persona, rimasta ignota. Alla badante veniva contestato il reato di falsificazione di documento, non quello di utilizzo di documento falso...
Ultimo aggiornamento: 09:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".