Dal Patriarca Moraglia lettera
ai genitori della "amatissima Valeria"

Sabato 21 Novembre 2015
I genitori di Valeria e il Patriarca di Venezia
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VENEZIA - «La tragedia che, con grande dignità e compostezza, state vivendo la sentiamo nostra. Valeria, veramente, appartiene a tutti noi. La sua vicenda ha toccato profondamente tutta la comunità veneziana».



È questo uno dei passi della lettera invitata dal Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, ai genitori di Valeria Solesin, la ricercatrice veneziana uccisa nell'attacco terroristico di Parigi, esprimendo la sua vicinanza ed affetto «insieme a quelli dell'intera Chiesa che è in Venezia».



«L'assurdo e irrazionale fatto di sangue in cui la vostra amatissima figlia ha perso la vita - dice Moraglia - ci ha colpito molto, come ci ha edificato la testimonianza di dignità e fortezza d'animo da voi data nel momento in cui una mamma e un papà vivono l'esperienza più lacerante: la perdita di una figlia. Il mio dolore si unisce a quello dell'intera Chiesa di Venezia e di tutti gli uomini e donne di buona volontà che vedono in Valeria un simbolo di grande impegno civile e morale oltre che una validissima studiosa impegnata nella ricerca universitaria. Il ricordo della vostra amatissima figlia ci accompagnerà sempre, per quello che Valeria ha saputo essere, sia come studiosa sia come persona attenta e disponibile ai bisogni e alle necessità del prossimo, in particolare degli ultimi, come testimonia il suo costante impegno nel volontariato. È mio desiderio - se lo riterrete opportuno - potervi incontrare insieme a Dario e mentre porgo le mie cristiane condoglianze, assicuro per la carissima Valeria e per tutti coloro che le vogliono bene, il costante ricordo nella preghiera».
Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 17:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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