TORREGLIA - «Filippo la sua infanzia l'ha vissuta qui, come gli altri ragazzini, in una comunità che ama i suoi figli, fino a quando restano nel guscio, li coccola. Ragazzi che poi, cresciuti, devono spiccare il volo. Così ha fatto Filippo, uscendo da Torreglia. Quelli che erano i suoi educatori, la catechista, ne parlavano bene, un ragazzino che partecipava, con un piglio convinto. Ma parliamo di molti anni fa». Così don Franco Marin, parroco di Torreglia, il paese di Filippo Turetta, ha parlato del giovane accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin.
«Questi giovani - ha aggiunto - sono nel nostro cuore: Giulia per un verso, Filippo per l'altro.