Torcello "salvata" anche dai finanziamenti privati. È un flusso continuo di finanziamenti quello di cui l'area archeologica con la Basilica di Santa Maria Assunta e il Battistero al centro necessitano per potersi garantire i restauri.
GLI INTERVENTI
«Il pavimento del presbiterio, dove al momento i visitatori non possono transitare illustra Conn, ricordando come Save Venice metterà a disposizione 460mila euro è troppo fragile per montarvi un'impalcatura: verrà quindi rimosso provvisoriamente, sottoponendo i pezzi ad un restauro grazie al maestro Giovanni Cucco. E, prima di rimontarlo, sarà realizzato un ulteriore pavimento di sostegno. Intanto la Soprintendenza condurrà un piccolo scavo archeologico per capire cosa vi sia in quella zona. Chissà, magari scopriremo qualcosa in più sulla chiesa, come altri pavimenti sottostanti».
Un po' come quando emersero, nel 2020, frammenti di affreschi del IX secolo conservati nel sottotetto, i più antichi in area veneziana. «Dal 2020 al 2022 il contributo di Save Venice è arrivato ad 1 milione e 360mila euro per il lavoro strutturale delle 4 absidi, dei mosaici di quella centrale e per la cappella del Diaconicon». Smontare il pavimento musivo del presbiterio richiederà una decina di mesi. E per ricollocarlo bisognerà attendere la fine dei lavori del tetto, che dovrebbero partire a ottobre-novembre 2024.
«Un grosso intervento dal costo di 1 milione e mezzo, di cui circa 700mila euro finanziati con l'8 per mille, che riguarderà tutta la copertura in piombo della chiesa spiega don Favaro e la travatura lignea interna, danneggiata da infiltrazioni. Ci vorrà almeno un anno per portarlo a termine. I fondi mancanti? Li stiamo cercando tramite sponsor e finanziatori pubblici o privati. Non essendo il cuore di Venezia, convogliare risorse a Torcello è più difficile». Tra gli interventi in programma, anche quello all'impianto di illuminazione, con sostituzione dei punti luce.
NUOVA LUCE
Il tutto in base alle risorse a disposizione. «Un primo lotto è già stato ultimato e si procederà una volta avviati i lavori del tetto». Circa 100-120mila le visite registrate ogni anno nella Basilica di Torcello. Numeri ormai in linea dal 2012 ad oggi, mentre prima erano ben più alti. A riferirlo è Luciana Pizzati, che collabora con la Diocesi, spiegando come i turisti di giornata fatichino a raggiungere l'isola. Troppo lungo il viaggio «e con mezzi pubblici sempre più costosi e difficoltosi. I mesi più significativi? Maggio e settembre dice Pizzati . Svariate le nazionalità, anche se i francesi amano particolarmente il luogo». Per ciò che riguarda l'area archeologica, dove nel tempo si sono svolte molte attività di ricerca e scavi, va fatta invece una distinzione: se la zona dietro alla Basilica è di proprietà della Città metropolitana, quella con affaccio sul canale è del Comune. «E lì Ca' Foscari, con il professore Diego Calaon, ha condotto delle indagini spiegano dalla direzione del Museo, guidato da Michele Fratino volte ad evidenziare tracce di strutture antiche di carattere civile e produttivo, effettivamente emerse».
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