Isola di Torcello. Basilica, nuovi restauri con scavo archeologico

Sabato 12 Agosto 2023 di Marta Gasparon
Isola di Torcello. Basilica, nuovi restauri con scavo archeologico

Torcello "salvata" anche dai finanziamenti privati. È un flusso continuo di finanziamenti quello di cui l'area archeologica con la Basilica di Santa Maria Assunta e il Battistero al centro necessitano per potersi garantire i restauri.

Numerosi sono gli interventi condotti negli anni, grazie a Save Venice . Lavori che proseguiranno nei mesi a venire, coinvolgendo quelle parti di chiesa, fra i più antichi edifici religiosi che esistano in laguna, sulle quali è necessario agire. Il nuovo progetto partirà ad ottobre e riguarderà il pavimento in mosaico, del presbiterio, dell'XI secolo. Lo sottolineano Melissa Conn, direttore dell'ufficio veneziano di Save Venice, e don Fabrizio Favaro, vicario episcopale per gli Affari economici, a pochi giorni dalle celebrazioni previste in Basilica in occasione della festività dell'Assunta. Giornata, quella del 15 agosto, che si aprirà alle 10 con la Messa solenne presieduta dall'abate emerito di Praglia, don Norberto Villa, seguita da un concerto a cura de "L'offerta musicale di Venezia" diretta dal maestro Riccardo Parravicini. Dalle 12.30 alle 18 al pubblico sarà inoltre data la possibilità di accedere in Basilica gratuitamente, proponendo anche un percorso guidato e a ingresso libero alla scoperta del Museo, a cura del Centro studi torcellani (prenotazioni: torcello.eventi@cittametropolitana.ve.it).


GLI INTERVENTI
«Il pavimento del presbiterio, dove al momento i visitatori non possono transitare illustra Conn, ricordando come Save Venice metterà a disposizione 460mila euro è troppo fragile per montarvi un'impalcatura: verrà quindi rimosso provvisoriamente, sottoponendo i pezzi ad un restauro grazie al maestro Giovanni Cucco. E, prima di rimontarlo, sarà realizzato un ulteriore pavimento di sostegno. Intanto la Soprintendenza condurrà un piccolo scavo archeologico per capire cosa vi sia in quella zona. Chissà, magari scopriremo qualcosa in più sulla chiesa, come altri pavimenti sottostanti».


Un po' come quando emersero, nel 2020, frammenti di affreschi del IX secolo conservati nel sottotetto, i più antichi in area veneziana. «Dal 2020 al 2022 il contributo di Save Venice è arrivato ad 1 milione e 360mila euro per il lavoro strutturale delle 4 absidi, dei mosaici di quella centrale e per la cappella del Diaconicon». Smontare il pavimento musivo del presbiterio richiederà una decina di mesi. E per ricollocarlo bisognerà attendere la fine dei lavori del tetto, che dovrebbero partire a ottobre-novembre 2024.


«Un grosso intervento dal costo di 1 milione e mezzo, di cui circa 700mila euro finanziati con l'8 per mille, che riguarderà tutta la copertura in piombo della chiesa spiega don Favaro e la travatura lignea interna, danneggiata da infiltrazioni. Ci vorrà almeno un anno per portarlo a termine. I fondi mancanti? Li stiamo cercando tramite sponsor e finanziatori pubblici o privati. Non essendo il cuore di Venezia, convogliare risorse a Torcello è più difficile». Tra gli interventi in programma, anche quello all'impianto di illuminazione, con sostituzione dei punti luce.


NUOVA LUCE
Il tutto in base alle risorse a disposizione. «Un primo lotto è già stato ultimato e si procederà una volta avviati i lavori del tetto». Circa 100-120mila le visite registrate ogni anno nella Basilica di Torcello. Numeri ormai in linea dal 2012 ad oggi, mentre prima erano ben più alti. A riferirlo è Luciana Pizzati, che collabora con la Diocesi, spiegando come i turisti di giornata fatichino a raggiungere l'isola. Troppo lungo il viaggio «e con mezzi pubblici sempre più costosi e difficoltosi. I mesi più significativi? Maggio e settembre dice Pizzati . Svariate le nazionalità, anche se i francesi amano particolarmente il luogo». Per ciò che riguarda l'area archeologica, dove nel tempo si sono svolte molte attività di ricerca e scavi, va fatta invece una distinzione: se la zona dietro alla Basilica è di proprietà della Città metropolitana, quella con affaccio sul canale è del Comune. «E lì Ca' Foscari, con il professore Diego Calaon, ha condotto delle indagini spiegano dalla direzione del Museo, guidato da Michele Fratino volte ad evidenziare tracce di strutture antiche di carattere civile e produttivo, effettivamente emerse».

Ultimo aggiornamento: 17:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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