Turisti a Venezia, il ticket porterà a quota 50 milioni gli incassi per il Comune

Giovedì 7 Settembre 2023 di Nicola Munaro
Turisti a Venezia, il ticket porterà a quota 50 milioni gli incassi per il Comune

VENEZIA - Trentasei milioni di euro Venezia li incasserà nel 2023 dalla tassa di soggiorno dei suoi turisti tornati - anche nei pernottamenti - ai livelli del 2019, quando il Covid era solo il protagonista di un copione da fantascienza. Sempre in riferimento allo stesso anno, verranno messi a bilancio anche i quasi 12 milioni di euro incamerati dai bus turistici che hanno attraversato (o attraverseranno, fino al 31 dicembre) la Ztl istituita sul ponte della Libertà. E qui - rispetto al passato - il numero è in calo: una decina di anni fa l’incasso medio era di 20 milioni.

In previsione gli introiti del 2024 saranno più o meno gli stessi, ma al 31 dicembre dell’anno prossimo alla voce “entrate” si aggiungerà il milione e mezzo (circa) che Ca’ Farsetti otterrà dall’introduzione del contributo d’accesso, in vigore dalla prossima primavera. In tutto quasi 50 milioni ma, paradossalmente, se Venezia non incassasse un euro dal contributo, avrebbe raggiunto il suo obiettivo in fatto di over tourism.


IL CONTO
L’1,5 milione di euro stimato è un calcolo a spanne: la media matematica (ereditata dai turisti giornalieri di questo 2023) è di 10mila accessi al giorno da fuori Veneto, moltiplicati per 5 euro a testa, a loro volta moltiplicati per i 30 giorni in cui sarà in vigore la tassa. «È un provvedimento che non serve a fare cassa ma a disincentivare la visita a Venezia nei giorni più caldi - spiega Michele Zuin, assessore al Bilancio di Ca’ Farsetti - La quota incassata nel 2024 servirà a pagare i costi, che saranno superiori agli incassi. Quella del 2024 sarà una sperimentazione che ci dirà poi come agire nel 2025, quando il contributo entrerà a regime» e quando si saprà quanti e quali saranno i giorni in cui prenotare e pagare (ma solo per chi arriva da fuori Veneto in gita giornaliera) il viaggio a Venezia. Tra due anni, infatti, saranno di più di 30 i giorni da bollino ed è immaginabile che anche la flat tax da 5 euro verrà sostituita da gabelle comprese tra i 3 e 10 euro in base alla giornata, più o meno ad alto impatto turistico. Da valutare anche la soglia massima oltre la quale «magari introdurre il massimo della quota da pagare - continua Zuin - Certo è che non ci sarà un numero oltre il quale vietare gli accessi, la città rimarrà aperta. La soglia? La valuteremo dopo la sperimentazione, che serve anche a questo».


PAGANO I BUS
All’alba del contributo d’accesso i bus turistici erano esclusi dal pagamento dell’obolo, che invece adesso dovranno versare. Così per chi arriva in città su gomma e in comitiva, il biglietto verrà gonfiato dal ticket della Ztl e, ora, anche dal contributo d’accesso: «Lo abbiamo fatto per evitare di creare un vulnus nel contributo - precisa Zuin - Se non avessimo inserito i bus, ci saremmo trovati magari i treni vuoti e i pullman in coda sul ponte della Libertà perché tanto a loro non veniva chiesto il pagamento. Così possiamo invece avere il quadro completo di chi arriva».


IL POP-UP
I 30 giorni di sperimentazione verranno racchiusi nell’arco di tempo tra il 21 marzo e il 31 agosto («il resto ci servirà per limare il regolamento», dice Zuin) mentre è in via di regolamentazione la convenzione con le ferrovie: chi comprerà un biglietto attraverso l’app e il sito di Trenitalia o alle macchinette nelle stazioni, vedrà visualizzarsi sullo schermo un pop-up che ricorderà all’acquirente di mettersi in regola con il contributo d’accesso a Venezia. Nelle stazioni ci saranno anche dei cartelloni a ricordare la tassa per chi arriva in laguna. «Sembra una rivoluzione ma noi ogni giorno ci prenotiamo tutto, dal cinema alle visite, attraverso la tecnologia - conclude Zuin - Le persone non si rendono conto ma sono già avanti, il contributo d’accesso è una cosa in più ma che nella forma si fa già. I detrattori di adesso sono gli stessi che poi si lamentano che non viene fatto nulla per il turismo incontrollato. E invece noi ci proviamo».

Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 07:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci