Impero di Pierre Cardin, faida tra pronipoti: alcune discendenti accusano Basilicati, unico erede dello stilista

Venerdì 4 Agosto 2023
Pierre Cardin con Rodrigo Basilicati Cardin

PARIGI - A poco più di un anno dalla serata-evento di Venezia per il centenario della nascita di Pierre Cardin, una faida familiare minaccia di offuscare la memoria del celebre stilista veneto naturalizzato francese.

Sulla ricca successione del maestro della moda, morto a Parigi il 29 dicembre 2020 senza lasciare figli, è infatti aperta un'inchiesta giudiziaria proprio in Francia. A dare al via alle indagini è stata una serie di denunce presentate da alcune discendenti, a cui ha risposto con una contro-querela il pronipote ed erede Rodrigo Basilicati Cardin.


LE ACCUSE
A svelarlo è stato il settimanale Challenges. Alcune pronipoti accusano il "cugino" Rodrigo, divenuto direttore generale del gruppo nell'ottobre del 2019 e presidente nel novembre del 2020, di voler bloccare la vendita dell'impero Cardin. Il visionario couturier che conquistò il mondo partendo da Sant'Andrea di Barbarana, piccola frazione di San Biagio di Callalta in provincia di Treviso, ha lasciato infatti un ricco patrimonio, tra holding, filiali, licenze e marchi, ma anche beni immobiliari tra Parigi e il sud della Francia. Il tesoro è stimato tra i 750 e gli 800 milioni di euro, secondo quanto riferito all'agenzia France Presse dall'avvocato Jean-Louis Rivière che assiste le querelanti. Queste ultime accusano il parente di voler «recuperare l'integralità del patrimonio individuale di Pierre Cardin e del gruppo secondo manovre dubbie ed eventualmente fraudolente», sintetizza il legale sul piede di guerra.
Nel mirino, in particolare, è finito il testamento firmato da Pierre nel novembre del 2016, in cui Rodrigo viene designato come unico erede. Un lascito preziosissimo, che il direttore generale e presidente avrebbe rinvenuto nel 2022 nella residenza parigina del prozio. Una scoperta caduta «a pennello», è il tagliente commento dell'avvocato Rivière, avvenuta proprio all'indomani di un'offerta di acquisto del gruppo Cardin su cui «l'insieme degli eredi, rappresentanti dell'85%, era d'accordo». Per il legale, nientemeno che un «tentativo di spoliazione dell'eredità».


LA REPLICA
Quel «testamento avrebbe dovuto essere rinvenuto durante l'inventario» effettuato dopo la morte di Pierre Cardin, «ma almeno mi ha permesso di conoscere la mia famiglia...», è l'amaro commento di Rodrigo Basilicati Cardin, che il 21 giugno ha sporto a sua volta denuncia per diffamazione. Lo stilista, deceduto all'età di 98 anni, «espresse da vivo la volontà che fosse il sottoscritto a succedergli e in dieci anni ha fatto un certo numero di atti conseguenti fino al testamento», si difende ancora il pronipote, assicurando che il suo «obiettivo è rilanciare il marchio, non venderlo, secondo quella che era la volontà di mio zio». Il presidente del gruppo ricorda inoltre di aver lavorato per anni al fianco del vecchio patriarca, come peraltro sanno tutti nell'ambito sia della moda che della cultura e del mecenatismo, anche a Venezia.


IL CIVILE E IL PENALE
Procedure civili sono attualmente in corso per analizzare la validità del lascito. Ma la battaglia tra le due fronde familiari si gioca anche sul terreno penale. Secondo informazioni di Challenges, confermate da fonti giudiziarie, la Procura di Parigi ha aperto un'inchiesta per circonvenzione di incapace, appropriazione indebita e truffa, dopo una denuncia presentata a marzo dalle pronipoti. Le indagini, ancora in corso, sono affidate alla "Brigade de répression de la délinquance astucieuse", cioè alla squadra di repressione delle truffe. Da inizio anno le discendenti di Cardin hanno depositato tre altre denunce: una è stata archiviata a giugno, mentre le altre due per abuso di fiducia e truffa sono tuttora pendenti. Su impulso di Basilicati Cardin, la maison è rientrata nel calendario ufficiale del prêt-à-porter parigino dopo 25 anni di assenza.

PARTITO DAL TREVIGIANO, DIVENTO' UN MAESTRO

Nato il 2 luglio 1922 a Sant'Andrea di Barbarana, frazione di San Biagio di Callalta (Treviso), Pietro Cardin si trasferì in Francia con i genitori e i nove fratelli quando aveva appena due anni. Pierre a Parigi trovò la sua strada nella moda e divenne nel 1947 primo sarto della maison Christian Dior. Il suo marchio arrivò nel 1950 e fu chiara da subito la sua concezione della moda: doveva essere accessibile a tutti.

Ultimo aggiornamento: 15:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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