Omicidio-suicidio, il giallo del movente e la disperazione delle figlie

Sabato 5 Marzo 2022 di Maria Elena Pattaro
Omicidio-suicidio, il giallo del movente e la disperazione delle figlia: «Inspiegabile il raptus di papà»

CASALESUL SILE-MARCON - La casa perfettamente in ordine: nessun oggetto fuori posto né segni di colluttazione. Flora Mattucci, 72 anni, non avrebbe cercato di difendersi dal marito in quei drammatici istanti in cui lui si è trasformato in assassino. Franco l'ha uccisa probabilmente colto da un raptus: una sola coltellata alla schiena. Ha affondato la lama del coltello sotto la scapola sinistra e l'ha lasciata stesa sul letto, in un lago di sangue. Per poi impiccarsi in garage affidando a un biglietto l'ultimo pensiero: «La mia vita non ha più senso. Senza di lei non posso stare». Sarebbe stato colto da un raptus omicida Franco Gellussich, 72 anni, autore dell'omicidio suicidio di Casale sul Sile, avvenuto nell'appartamento al civico 1 di vicolo Toniolo.

A scoprire i due cadaveri, mercoledì pomeriggio verso le 17.30, era stata Cecilia, una delle tre figlie della coppia, tutte ovviamente sconvolte. Il delitto risalirebbe addirittura a tre giorni prima. Le prime ipotesi parlano di domenica. Ma sarà l'autopsia a fornire una risposta certa. I carabinieri della compagnia di Treviso, che stanno indagando sul caso, non hanno ravvisato segnali di premeditazione. Le poche frasi sconnesse scritte sul foglietto con una grafia tremolante tradiscono l'agitazione e lo choc di Franco. Se avesse pianificato la tragedia a mente fredda forse avrebbe lasciato un messaggio più strutturato.

MISTERO SUL MOVENTE
In assenza di un movente evidente, le cause dell'omicidio-suicidio, secondo gli inquirenti, sarebbero da ricondurre allo stato depressivo (mai refertato) del pensionato. Dopo aver passato al setaccio l'abitazione (sotto sequestro) alla ricerca di documenti e referti medici, gli investigatori hanno escluso che lo stato mentale di Gellussich sia stato causato da un'improvvisa e infausta notizia sullo stato di salute suo o della moglie. Al momento non sono venuti a galla nemmeno problemi di denaro o di gelosia e le figlie stesse non sanno darsi una spiegazione del gesto: «Siamo sconvolte». L'unico dato emerso dalle loro testimonianze e da quelle dei vicini è che la coppia, già molto schiva e riservata, nell'ultimo periodo si era chiusa ancora di più. Dirimente sarà l'autopsia, che verrà eseguita lunedì mattina alle 8.30 dal medico legale Sindi Visentin.

COPPIA AFFIATATA
Franco aveva lavorato per una vita sulle lance dell'Actv tra Venezia e il Lido. Prima a bordo delle imbarcazioni e poi in biglietteria. La sua famiglia era originaria di Lussinpiccolo, una delle isole dell'attuale Croazia. Sua madre arrivò in Italia nel 1949. E lui venne alla luce proprio pochi mesi dopo. Inizialmente aveva abitato agli Alberoni, località nella parte sud del litorale del Lido di Venezia. Poi si era trasferito con la moglie a Marcon, nella zona della birreria Al Toro, poco distante dal confine con Mogliano. E nel dicembre del 2005 è arrivato lo spostamento definitivo nell'abitazione di vicolo Toniolo a Casale. I funerali verranno celebrati con tutta probabilità a Marcon, una volta ottenuto il nullaosta. La coppia lascia tre figlie: Nicoletta (residente a Lecce), Silvia, che abita a Casale poco distante dai genitori e Cecilia, che vive invece a Roncade.
 

Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 12:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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