La pista della premeditazione tra coltelli, scotch e sacchetti: se Filippo ha pianificato l'omicidio scatta l'ergastolo

Mercoledì 22 Novembre 2023 di Davide Tamiello
Filippo Turetta

VENEZIA - Filippo, quel sabato, aveva pianificato l’omicidio di Giulia? Questa è la domanda intorno a cui ruota, adesso, il lavoro degli inquirenti.

Al netto del quadro accusatorio schiacciante contro il 21enne di Torreglia, quella sulla premeditazione sarà la partita decisiva nella prossima fase giudiziaria: l’aggravante è quella che potrebbe fare la differenza tra una condanna pesante e una pesantissima (l’ergastolo). Il lavoro di accusa è appena iniziato e ci sono degli elementi che potranno essere acquisiti e quindi valutati solamente in un secondo momento. Ci sono già alcuni dati certi, però, che andranno approfonditi per capire se, effettivamente, Turetta quel giorno era uscito di casa con il chiaro intento di uccidere la sua ex fidanzata.

IL COLTELLO E I SACCHI
Il primo elemento è l’arma (o le armi). Perché Filippo aveva con sé un coltello da cucina? Una lama da oltre venti centimetri, quella con cui avrebbe, secondo il primo rapporto del medico legale, inferto almeno venti colpi alla ragazza. I due erano stati al Mc Donald’s, al centro commerciale La Nave de Vero, non aveva quindi nemmeno potuto impossessarsi di uno dei coperti del ristorante (visto che al fast food al massimo si può disporre di posate in plastica). Non solo: nell’ordinanza di custodia cautelare si adombra l’ipotesi che possa esserci anche un secondo coltello, con cui avrebbe comunque ferito la ragazza. Poi ci sono i sacchi di plastica. Il giovane quando si è procurato quelle buste con cui ha provato a nascondere il corpo di Giulia sotto a una roccia in un canalone vicino al lago di Barcis?

I SOLDI E LA FUGA
L’altro versante è quello che riguarda la fuga. Non è chiaro dove volesse andare Filippo, resta il fatto, però, che se il suo vagabondare è durato per una settimana è stato per due motivi: il primo è il vantaggio accumulato nel confronto delle indagini (di fatto partite 24 ore dopo l’omicidio) il secondo è stato che aveva con sé contanti a sufficienza per mantenersi per qualche giorno senza prelevare o senza effettuare pagamenti elettronici. Il giovane sapeva bene, evidentemente, che usare bancomat e carte di credito sarebbe stato come accendere un fuoco nella notte: con sé pare avesse circa trecento euro. Denaro più che sufficiente per sopravvivere per qualche giorno. 

GLI ITINERARI E I VESTITI
Se volesse arrivare da qualche parte, se avesse un effettivo obbiettivo da raggiungere, non è dato saperlo. Ha attirato l’attenzione degli investigatori, però, il fatto che avesse cercato in rete un itinerario tra i monti nei giorni precedenti a sabato. Tra le ricerche trovate dai carabinieri nella cronologia del suo pc, infatti, c’erano anche delle informazioni su kit di sopravvivenza e percorsi in quota. Difficile dire, in questo momento, se fossero correlati alla fuga: altro elemento quindi su cui dovrà lavorare la procura. Un approfondimento sarà necessario anche perché i cellulari dei due giovani alle 23 hanno smesso di funzionare e sarà da capire se Filippo avesse cercato di prepararsi per essere in grado di muoversi anche alla cieca, senza indicazioni e navigatore. C’è poi la questione dei vestiti: Filippo aveva un cambio con sé? La colluttazione con Giulia, le ferite, l’aver trasportato il corpo in braccio in fondo a un canalone, dovevano aver lasciato delle tracce di sangue molto evidenti sui suoi abiti. 

LO SCOTCH E L’AUTO
Ultimo tassello fondamentale sarà il nastro adesivo. Quello scotch con cui ha cercato di legare e imbavagliare Giulia dopo la prima aggressione a Vigonovo. Gli investigatori ne hanno trovato una traccia, insieme a dei capelli, in zona industriale a Fossò, quando la 22enne aveva provato disperatamente a liberarsi e fuggire. 
Coltello, sacchi, itinerari, nastro adesivo sono tasselli di un mosaico che si completerà solo con l’ispezione della Punto nera. Quell’auto è e rimane lo scrigno dei segreti della folle e macabra settimana di Filippo. 


 

Ultimo aggiornamento: 10:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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