Si spezza il cavo del traliccio, operaio vola nel vuoto e muore a 22 anni

Mercoledì 14 Giugno 2023 di Marco Corazza
Sami Macukulli

CAORLE - Vola da 50 metri mentre sta lavorando su un traliccio: un 22enne di Caorle muore nel terribile impatto. Si chiamava Sami Macukulli, di origini albanesi, il giovane che ieri pomeriggio, 13 giugno, ha perso la vita nell'ennesimo incidente sul lavoro. Sami, dipendente per una ditta privata, era arrivato nel bresciano per la sostituzione di una fune di guardia di una rete elettrica di Terna. È rimasto sospeso nel vuoto e poi è volato di sotto perdendo la vita praticamente all'istante. È successo verso le 16.30 di ieri pomeriggio a Castegnato, nel bresciano, dove il giovane era arrivato con i colleghi per mettersi al lavoro.

Un intervento di routine per la ditta che si occupa della manutenzione degli impianti di alta e media tensione. Ieri la squadra, di cui faceva parte anche Sami, era impegnata a Castegnato, per conto della Coget impianti di Corteno Colgi (Brescia), per il cambio della fune di guardia di un elettrodotto di Terna, il più grande operatore indipendente in Europa che si occupa della trasmissione delle reti elettriche.

SICUREZZA
Per questo gli operai avevano allestito una particolare imbragatura che permette di fissarsi ai cavi per poi manutentare la tratta. Sami con i colleghi era impegnato proprio sulla sommità del traliccio che si trova nella zona industriale del paese. Da un altezza di circa 50 metri stava per sostituire il cavo in acciaio che è posto proprio più in alto che serve ad assorbire le scariche in caso di fulmini. All'improvviso qualcosa è andato storto e il 22enne è caduto. Il giovane operaio è finito prima contro la recinzione in cemento di una ditta, spezzandola, per poi atterrare sulla strada. Sono stati gli stessi colleghi a lanciare l'allarme al 118 a cui sono arrivate anche le chiamate degli operai di un'azienda vicina che hanno assistito all'incredibile scena.

SOCCORSI
Mentre i colleghi hanno cercato di rianimare il 22enne, Sul posto sono arrivate due ambulanze del 118 insieme all'auto medica. Il team di sanitari a cercato di salvare la vita al giovane di Caorle purtroppo senza riuscirci. Sul posto sono poi arrivati i carabinieri di Chiari con i vigili del fuoco e i tecnici di Ats Brescia, l'azienda sanitaria della zona. Toccherà loro fare piena chiarezza sul infortunio mortale.

LE IPOTESI
Secondo una prima sommaria ricostruzione pare che il cavo in acciaio si sia spezzato proprio mentre Sami si trovava imbragato. Lo accetteranno gli stessi investigatori che hanno informato la procura di Brescia. Intanto la triste notizia è arrivata anche a Caorle dove ad attendere il giovane c'era il papà, Ilaryan, 48 anni. I due vivevano in un appartamento di un condominio al civico 45 di via del Quadrante, a Porto Santa Margherita di Caorle. È qui che Sami, nato in Albania il 21 ottobre del 2000, era arrivato nel 2018. Originario del nord del paese dell'aquila, aveva cercato una vita migliore in Italia. Allora poco più che maggiorenne, si era messo a lavorare lasciando a casa, in Albania, i genitori e un fratello. Il 10 luglio del 2020 è stato poi raggiunto anche dal papà, Ilaryan, con cui conviveva a Porto Santa Margherita. Sconcerto e dolore a Caorle per la morte del giovane dove non era molto conosciuto. Essendo da poco arrivato nella cittadina marinara, lavorando non aveva molti legami in zona. Della tragedia sono stati informati i carabinieri di Caorle diretti dal maresciallo Francesco Lambiase, nonché gli agenti della polizia locale del distretto ve-1 con il comandante Armando Stefanutto. La notizia è poi piombata in Albania Dove vivono i familiari di Sami Macukulli. Ora si attende il nulla osta della magistratura per il trasferimento della salma.

      
 

Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 09:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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