Il Comune taglia 6 pini, minacce al sindaco di Martellago: «Se tagli gli alberi ti taglio la testa»

Un foglio scritto in dialetto ha allarmato il prefetto di Venezia Michele Di Bari

Sabato 26 Agosto 2023 di Nicola Munaro
Il Comune taglia 6 alberi, minacce al sindaco di Martellago: «Se tagli gli alberi ti taglio la testa»

VENEZIA - Un foglio scritto in dialetto, a penna, su carta Scottex e affisso da giorni ad un albero. Tradotto suona così: “Se tagli gli alberi ti taglio la testa”. Destinatario del messaggio: Andrea Saccarola, sindaco di Martellago, cittadina del Miranese nella quale è in corso da mesi una battaglia (aspra) sull’abbattimento di sei pini. Il cartello è stato notato il 14 agosto, durante un sit-in in difesa dei pini.
E dal giorno dopo, cioè Ferragosto - come comunicato dal Prefetto di Venezia, Michele Di Bari, in una telefonata - il sindaco Saccarola è sotto protezione.

Non una vera e propria scorta “h24” ma un controllo a distanza da parte dei carabinieri della stazione di Martellago. L’ordine arrivato da Ca’ Corner - dopo che la denuncia di Saccarola, in quanto sindaco, era stata notata a Roma, al Ministero degli Interni - è che una macchina dell’Arma passi con frequenza di fronte alla casa del primo cittadino, di fronte al Municipio di Martellago e nei luoghi frequentati dal sindaco. Che deve anche essere seguito (seppur a distanza) durante gli impegni pubblici e istituzionali.


IL COMMENTO
«Sono sereno e non temo per la mia vita» assicura il sindaco. A dare il via alla storia, come detto, è stata la denuncia ai carabinieri. «Un atto dovuto - spiega ancora Saccarola -, anche se francamente non ero allarmato: un foglio in dialetto, attaccato anche alla pianta sbagliata, ho detto più volte che la consideravo una ragazzata. In quei giorni ero ben più preoccupato per i continui furti nelle case e le bande di ladri che scorrazzavano nel territorio». Solidarietà, nella telefonata con la quale lo avvisava dell’intensificazione dei controlli su di lui, è stata data anche dal prefetto Di Bari. 
«Ripeto, non sono preoccupato e continuo a fare ciò che facevo prima: ora sono tranquillamente al bar della Casa Gialla - ribadiva ieri - Né le minacce mi hanno fatto cambiare programmi».
Gli alberi infatti sono stati tagliati (mercoledì e giovedì, tra mille polemiche, ndr) «e non perché la godiamo nell’abbatterli, ma perché era un sacrificio necessario per motivi di sicurezza e accessibilità». 


IL FATTO
Tutto nasce dalla decisione dell’amministrazione comunale di Martellago di abbattere sei pini italici lungo via Olmo nell’ambito dei lavori di rifacimento dei marciapiedi. Il Comitato per la tutela del verde pubblico si è opposto al taglio e il 14 agosto, temendo che l’intervento (come da ordinanza) inizi quel giorno, organizza un sit-in. Lo stesso giorno al sindaco viene detto del cartello, oltretutto affisso ad uno degli alberi non inseriti nell’elenco di quelli da abbattere. Immediata è scattata la solidarietà di tutte le parti politiche, anche di chi ha sempre lottato contro la decisione dell’amministrazione di tagliare gli alberi. 


IL POST
«Dobbiamo essere l’esempio da imitare, non da evitare - scrive Saccarola sulla propria pagina Facebook, postando le immagini del cartello affiancata da quella dei sei pini -. Spaventa molto anche a me il futuro dei nostri giovani e dobbiamo iniziare a fare qualcosa per loro…partendo da noi! La volontà di agire in modi differenti non deve per forza implicare linguaggi o atteggiamenti scorretti e maleducati, non deve portare odio, non deve portare minacce. Mi auguro che, nonostante le idee differenti, questo possa essere un pensiero abbracciato all’unanimità», parole che servono per stemperare la tensione ma che comunque allarmano il Viminale. Il passaggio da Roma a Venezia è veloce e Saccarola diventa protetto.

Ultimo aggiornamento: 16:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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