Magistrati in pensione forzata, uffici giudiziari senza vertici

Lunedì 2 Gennaio 2017 di Gianluca Amadori
Magistrati in pensione forzata, uffici giudiziari senza vertici
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Una vera e propria rivoluzione al vertice degli uffici giudiziari veneziani che da ieri e, nel giro di pochi mesi, resteranno sguarniti per un periodo di tempo prevedibilmente lungo. Effetto della legge che ha previsto il pensionamento forzato dei magistrati al compimento dei 70 anni, e della decisione del governo di non provvedere, come “promesso” prima del referendum costituzionale, ad un’ulteriore proroga dell’entrata in vigore del nuovo regime. Proroga attesa in utilmente fino al 29 dicembre e non inserita, al contrario delle previsioni, nel decreto Milleproroghe di fine anno.
Il presidente della Corte d’Appello di Venezia, Antonino Mazzei Rinaldi, non è più in servizio a partire dal 1 gennaio e, assieme a lui, è andato in pensione anche il procuratore capo di Venezia, Luigi Delpino: entrambi hanno già superato i 70 anni e avevano usufruito della precedente proroga disposta alla fine del 2015 per evitare di “decapitare” tutti assieme gli uffici giudiziari. A reggere la Procura di Venezia fino al prossimo 5 febbraio sarà il procuratore aggiunto Carlo Nordio che, a sua volta, cesserà il servizio in occasione del settantesimo compleanno, lunedì 6 febbraio. A quel punto la reggenza della Procura lagunare passerà all’altro procuratore aggiunto, Adelchi d’Ippolito, in attesa che il Consiglio superiore della magistratura prenda in esame le varie candidature. In pole position per la prestigiosa poltrona di capo della Procura ci sono l’attuale procuratore di Vicenza, Antonino Cappelleri, e quello di Ferrara, Bruno Cherchi, entrambi ex pubblici ministeri a Padova e successivamente sostituti procuratori generali a Venezia. Normalmente il Csm impiega parecchi mesi per designare i nuovi capi degli uffici giudiziari, dovendo vagliare i rispettivi curriculum professionali: nella scelta non di rado incidono anche gli equilibri di “corrente” a cui appartengono i vari candidati. In questa occasione i tempi potrebbero essere ancora più lunghi in quanto in tutta Italia sono centinaia i posti diventati vacanti in contemporanea, o che comunque lo diventeranno nel giro di pochi mesi.
Tra i magistrati “veneziani” di vertice che andranno in pensione del corso del 2017 figurano anche il procuratore generale Antonino Condorelli, che compirà i 70 anni nel mese di giugno, e la presidente dell’Ufficio dei giudici per le indagini e per l’udienza preliminare, Giuliana Galasso, che cesserà dal servizio il prossimo ottobre.
Il Csm ha già chiuso le candidature, oltre che per il posto di Procuratore, anche per quello di presidente della Corte d’Appello, per il quale i concorrenti sono ben 17. Due i giudici veneziani che concorrono: Roberto Santoro e Mario Bazzo, rispettivamente presidenti della sezione lavoro e di una sezione civile della Corte lagunare. Numerose infine, le candidature presentate per il posto di procuratore aggiunto che Nordio lascerà libero tra breve: alcune sono di pubblici ministeri che in laguna lavorano da anni, come i pm Paola Mossa e Roberto Terzo.
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Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 08:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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