VENEZIA LIDO - «Ho fatto un grande balzo in avanti, altrimenti penso che mi avrebbe centrato in pieno. Avevo gli auricolari, quindi mi sono accorto solo all'ultimo momento che l'auto mi stava venendo addosso. Ho sentito il rombo del motore e mi sono girato, l'auto era a pochi centimetri». Alessandro Zago, lidense di 24 anni, è il ragazzo sfiorato dalla vecchia Lancia un istante prima che la vettura si inabissasse in laguna. Parla ancora sotto choc: nei momenti successivi alla tragedia si è steso su una panchina per riprendersi.
«Mi sono girato e alle mie spalle ho visto l'auto che mi stava piombando addosso spiega Zago Anch'io non mi sono reso conto bene inizialmente di quanto stava succedendo: la macchina è finita dritta in laguna, non ha colpito alcun paletto, non so da dove arrivasse, nè che percorso aveva fatto».
SALVO PER MIRACOLO
«Tutto è successo mentre stavo camminando sul marciapiede - continua Alessandro - Ero diretto in piazzale Santa Maria Elisabetta e stavo andando a prendere l'autobus. Nel tratto stradale in cui l'auto è uscita il percorso è rettilineo e senza alcuna difficoltà. Non credo che l'automobilista andasse a forte velocità, anche perchè aveva superato pochi metri prima una piccola rotonda in cui, chi arriva da riviera San Nicolò, deve dare la precedenza: se la velocità fosse stata elevata avrebbe centrato anche me. Non avrei avuto modo di saltare in avanti. Resta il grande rammarico per ciò che è accaduto: se l'auto fosse stata agganciata da una barca forse quell'uomo si sarebbe potuto salvare».