Dopo il furto restano di guardia la notte nel loro negozio di ottica

Lunedì 26 Febbraio 2024 di Monica Andolfatto
Il negozio di ottica in calle dei Fuseri preso di mira dai ladri

VENEZIA - La definiscono la principale strada commerciale tra Rialto e San Marco, due degli “scorci” più visitati dai turisti di tutto il mondo. Sempre sotto i riflettori, dunque. Anche quella della delinquenza comune. Stiamo parlando di calle dei Fuseri, disseminata di botteghe artigianali con creazioni originali, negozi di moda e attività storiche spesso a conduzione familiare.
L’ultimo colpo messo a segno dai soliti ignoti è ai danni dell’Ottica Mantovani, gestito da fratello e sorella, che prima aveva sede alle Mercerie.
Bottino ininfluente, danni ingenti agli infissi e notte a presidiare i locali per evitare che qualche altro malintenzionato potesse fare razzia della merce.

Questa la sintesi. Entriamo nel dettaglio.


CRONACA
«Siamo stati svegliati di soprassalto attorno alle due di notte perché è suonato il dispositivo collegato alla Civis e alle forze dell’ordine. Abitiamo vicino e allora ci siamo precipitati in negozio perché l’allarme ci dava la segnalazione di un vetro rotto. Temevamo un raid dei ladri. E così è stato».
A parlare è la signora Giovanna, contitolare dell’Ottica con il fratello. Nei fatti l’autore - o gli autori - del furto aveva rotto la serratura e una volta tolto il nottolino era riuscito a entrare. Avrebbe potuto rubare occhiali e montature esposti in vetrina, ma con ogni probabilità non era quello cui mirava. Cercava soldi. Contanti. Non a caso si è diretto alla cassa e ha asportato il registratore per poi dileguarsi.
«L’irruzione è durata poco più di un minuto - continua la negoziante - ed è fuggito con nemmeno 50 auro, quello che avevamo lasciato come fondo. Ci è costato molto di più riparare l’infisso, che è l’ingresso principale per la clientela».


SENTINELLE
Però siete stati costretti a improvvisarvi sentinelle: 
«Sì, chiamiamolo effetto collaterale - risponde la donna - Siccome non c’era verso di riparare la porta in modo tale da avere la certezza che si impedisse l’eventuale intrusione di estranei, ci siamo dati il turno io, mio fratello e mio figlio, per trascorrere la notte all’interno del negozio fino alle 8 del mattino, quando si è potuto procedere con la riparazione».
Un fuoriprogramma di cui avrebbe fatto volentieri a meno.
«Questa è una calle bersagliata - continua Giovanna -, forse mancavamo solo noi. La stessa notte, tra domenica scorsa e lunedì, hanno colpito anche il negozio di sartoria di fronte a Cegalin. In precedenza è toccato al fotografo e ai profumieri. Ringrazio la polizia che è arrivata nel giro di nemmeno dieci minuti».
L’esercizio commerciale non ha l’impianto di videosorveglianza e gli agenti delle Volanti hanno verificato se in zona ci fossero telecamere di altri punti vendita o di privati che possano aver registrato qualche immagine interessante dal punto di vista investigativo.

Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 08:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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