Lo scultore e pittore inglese Joe Tilson, tra i protagonisti dello storico gruppo della Pop Art britannica, che in seguito ha condotto una personale ricerca intorno ai concetti di mito e di simbolo, è morto all'età di 95 anni a Londra.
L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla sua famiglia: con la moglie Joslyn Morton e i tre figli Jake, Anna e Sophy ha vissuto a lungo in Italia, diviso tra la sua casa nella campagna di Cortona (Arezzo) e lo studio a Venezia, prima di stabilirsi definitivamente di nuovo a Londra.
Dopo la fase Pop, Tilson ha indagato dagli anni '70 il sacro in Natura, un tema particolarmente caro espresso con segni strutturali e modulari - le lettere dell'alfabeto, i giorni della settimana, i simboli alchemici riferiti ai punti cardinali o ai quattro elementi base (terra, acqua, aria, fuoco), o le quattro stagioni, il mese lunare, il labirinto, la scala, gli enigmi, il gioco, le parole - che si raccolgono in matrici stratificate dai significati universali.
Nato a Londra il 24 agosto 1928 come Joseph Charles Tilson, studiò alla St.
Joe Tilson ha sperimentato diversi materiali (vernici, legno, plexiglass, ecc.) e tecniche (dal collage al fotomontaggio, all'incisione) giungendo, dagli anni Sessanta, a soluzioni originali con la serie di dipinti e costruzioni ispirate ai giochi a incastro dei bambini (serie Key-box; Spiral-box; ecc.) o al tema della ziqqurat. Per oltre quarant'anni il lavoro di Tilson si è svolto attraverso grandi costruzioni e rilievi, dipinti e sculture, grafiche e multipli: opere tutte di grande personalità, evocative e simboliche, ricche di significati e contrassegnate da una splendida fattura 'artigianalè. Nell'ambito della Pop Art, la personalità di Joe Tilson si caratterizzò subito come una delle più forti e incisive: la sua ricerca imboccò una strada estremamente originale, ricchissima di implicazioni e sviluppi strutturali, linguistici, antropologici, poetici. Conclusa la fase dell'arte Pop, fu il seducente fascino della «classicità mediterranea» ad avere un ruolo decisivo nell'elaborazione del linguaggio espressivo di Tilson e a spingerlo a trascorrere sempre più tempo in Italia, tra Venezia, la Sicilia e la Toscana. Le tinte calde e i toni vivi dei suoi lavori nascono innegabilmente dai colori di terre italiane visitate e amate attraverso fondamentali viaggi anche in compagnia della famiglia, restituendo una dimensione personale e contingente ma al contempo universale e archetipica.