Ipav, il nuovo anno porta l'aumento delle rette per il ricovero delle persone non autosufficienti

Domenica 1 Gennaio 2023 di Raffaella Vittadello
Gli aumenti dal primo gennaio 2023

VENEZIA - Le rette dell'Ipav di Venezia per il ricovero di persone non autosufficienti, dal 1. gennaio aumenteranno di 3,80 euro al giorno, vale a dire di circa 114 euro al mese. La decisione è stata presa nell'ultimo consiglio di amministrazione, che ha anche approvato il bilancio di previsione del 2023 e il piano triennale degli interventi.
Nella relazione che accompagna il provvedimento si ricorda che le rette per l'accesso ai servizi offerti dall'ente non erano mai state toccate dal 2014 per le strutture ex Ire, e dal 2015 per l'antica scuola dei Battuti.
A marzo, però, c'era stato comunque l'adeguamento del 3.8 per cento delle rette dei servizi residenziali, di quelli semiresidenziali e delle tariffe per le prestazioni ambulatoriali, in relazione all'aumento Istat del dicembre del 2021.
«Un adeguamento inevitabile - scrive il presidente Luigi Polesel nella relazione - a causa dell'importante aggravio dei costi derivante dall'emergenza sanitaria Covid, che ha impattato sui ricavi, limitando gli accoglimenti nelle strutture, che sui costi, evidenziando un significativo aumento delle risorse umane impiegate e per l'approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale e ai costi legati alla sanificazione».

COSTI RADDOPPIATI
Polesel ricorda ancora che i costi per i servizi energetici e per le utenze previsti per il 2023 sono aumentati del 95 per cento rispetto alle stesse voci registrate nel 2021: costi raddoppiati e che, considerata la natura dei servizi erogati, non possono subire alcuna razionalizzazione o riduzione, ma che impattano sensibilmente sul costo di produzione della struttura dell'ente.
Nella relazione si considera che le rette, confrontate con analoghe tariffe di strutture analoghe della realtà veneziana, rimarranno comunque non superiori a quelle praticate dalla concorrenza.
Resteranno invece invariate le rette dei 102 posti dei servizi dei centri diurni per anziani, suddivisi tra l'antica Scuola dei Battuti, le Zitelle, San Giobbe e il centro Contarini di via Cardinal Urbani a Mestre.
E non è detto che il consiglio di amministrazione non possa fare marcia indietro, «qualora intervenisse, nel corso del tempo, il ricevimento di contributi pubblici oppure si verificasse la riduzione dell'impatto dell'incremento dei costi energetici con un riequilibrio dei costi di produzione».

PATRIMONIO IMMOBILIARE
Per finanziare e sostenere le attività sanitarie, l'Ipav ha in programma anche interventi sul consistente patrimonio immobiliare, che ogni anno assicura una redditività intorno ai 10 milioni. In particolare, a Marcon, Ipav ha presentato una proposta urbanistica di inclusione nel piano degli interventi per la nuova edificazione di fabbricati ad uso residenziale su terreni di proprietà, su una superficie di 7,4 ettari. Anche a Mogliano sono in corso trattative con l'amministrazione comunale a proposito della variazione della destinazione d'uso di alcuni fabbricati. Ipav valuterà poi la possibilità di svincolare il giardino di alcune abitazioni che sorgono intorno alla Ca' di Dio per concederlo all'hotel, ipotesi più redditizia per l'ente. E anche la locazione di un immobile ad uso residenziale, per trasformarlo in foresteria. All'Hotel alla Salute, poi, potrebbero andare due unità residenziali all'ultimo piano dell'edificio, con la possibilità di ristrutturarle e di renderle più produttive. Infine saranno messi all'asta una quarantina, tra appartamenti ed edifici di proprietà dell'ente.

 

Ultimo aggiornamento: 2 Gennaio, 09:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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