Impiegata all'anagrafe muore in casa, giallo sulla porta trovata aperta

Domenica 18 Settembre 2022
Miresi Cecchetto

PRAMAGGIORE - La porta aperta e in casa la proprietaria morta.

Tragedia ieri a Pramaggiore per la morte di Miresi Cecchetto, 66 anni, per decenni dipendente all'ufficio anagrafe comunale. A lanciare l'allarme ieri pomeriggio è stato un nipote che verso le 16 si è recato a casa della zia per appurare il motivo per cui non si era presentata a un appuntamento alle 13. La porta lasciata aperta aveva lasciato dei dubbi. In via Pascoli, a Belfiore di Pramaggiore, sono arrivati i carabinieri della stazione di Annone Veneto che hanno subito avviato le indagini. Il corpo era in soggiorno, proprio all'interno dell'abitazione di quella palazzina composta da cinque appartamenti. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 con i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Portogruaro per appurare le cause del decesso. Quella porta aperta aveva subito lasciato dei dubbi agli investigatori dell'Arma, che non hanno però trovato elementi che possano condurre una morte violenta. Secondo gli investigatori Miresi Cecchetto sarebbe deceduta nella notte per un malore. Figura ben nota ai cittadini di Pramaggiore, Miresi Cecchetto aveva iniziato a lavorare nel lontano 1977 in Municipio, quando c'erano solo tre dipendenti, oltre le bidelle. Miresi ha registrato tutta l'evoluzione demografica vissuta dal comune che, dopo l'emorragica emigrazione degli anni '50, '60 e 70, ha iniziato a divenire attrattivo, offrendo opportunità di lavoro e casa, e a crescere, passando dai 2787 abitanti del 1971 agli oltre 4700 abitanti di questi anni. La salma è stata trasferita nel cimitero di Annone a disposizione dei familiari.

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