L'ex consigliere regionale Marotta: «Le mie case in affitto a studenti e turisti, basta con i residenti»

Lunedì 15 Maggio 2023 di Raffaella Vittadello
Gennaro Marotta

VENEZIA - «Ho l'impressione che qualcuno esageri con le cifre. Le persone scorrette ci sono dappertutto, ma credo che i prezzi descritti dagli studenti nella loro protesta siano lontani dalla media a cui si stipulano i contratti. Sicuramente Venezia è più cara della terraferma, ma dubito che si arrivi alle richieste riferite». A raccontare la propria esperienza è Gennaro Marotta, già consigliere provinciale e regionale, che è proprietario di alcuni appartamenti frutto di eredità a Mestre centro, che ha deciso di concedere in affittanza turistica e in locazione transitoria a studenti.
Una scelta maturata dopo aver disastrosamente concluso una locazione residenziale per la quale non è ancora rientrato dei danni subiti alla cessazione del contratto.

I PREZZI
«I prezzi che applichiamo io e la mia famiglia sono assolutamente più contenuti rispetto ai 700/900 euro per stanza singola descritti dagli studenti. Una camera doppia, usata come fosse una singola, la affitto a 300 euro mensili, un posto letto in doppia a 200/225, in case che hanno impianto di condizionamento, lavastoviglie, WiFi, televisione, lavatrice, bagno/doccia, mobilia nuova e le spese per i consumi sono tutte rendicontate e suddivise tra gli affittuari della casa - spiega Marotta - Naturalmente affitto con contratti rigorosamente registrati, per cui pago tutte le tasse possibili e immaginabili».
I mobili sono nuovi e gli appartamenti ristrutturati proprio perchè il precedente inquilino ha lasciato macerie.
«Non solo - prosegue Marotta - ma gli ho chiesto se avesse chiuso le utenze e ho scoperto che erano chiuse sì, ma proprio definitivamente, addirittura erano stati staccati i contatori per morosità.

E la casa era inimmaginabile. Dopo un'esperienza simile, chi affitterebbe ancora a un residente?»

SCELTA TEMPORANEA
E così, in attesa che i figli crescano e abbiano bisogno loro di quegli appartamenti, Marotta ha scelto l'affittanza studentesca. «Ho la certezza che nel giro di sei mesi o un anno, se mi serve l'abitazione ce l'ho di nuovo a disposizione. Se invece affitti a un residente, prima di riuscire a mandarlo via...Poi ho un altro appartamento, che affitto in locazione turistica. Ma è molto più impegnativo, diventa un lavoro vero e proprio. Si rompe la lampadina, l'inquilino non sa accendere l'aria condizionata, e un sacco di richieste per cui bisogna sempre essere presenti. Ma sulle locazioni turistiche anche il Comune ci guadagna un bel po': il proprietario diventa esattore dell'imposta di soggiorno, con una quota netta che arriva direttamente nelle casse municipali, si paga l'Imu come seconda casa, con l'aliquota massima applicata. Cui bisogna aggiungere i tributi statali, come la cedolare secca al 21 per cento dell'introito».
La differenza, tra Venezia e Mestre, sta nella redditività del capitale impiegato: mediamente il prezzo di un appartamento a Venezia è in alcune zone più che doppio rispetto a un appartamento con caratteristiche simili (per quanto possibile) in terraferma. E quindi a parità di affitto la redditività in centro storico è dimezzata, ma questo non viene percepito dagli studenti, che cercano comunque un posto in cui stare, che sia più vicino possibile all'Università e ai servizi.
«Con questo tipo di affitto so che l'appartamento resta integro - conclude Marotta - mi pago le spese condominiali e le tasse e so che lo avrò a disposizione dei miei figli quando servirà loro».

 

Ultimo aggiornamento: 16:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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