La Dingo si arrende: «Finiti i soldi, stop al cibo per le colonie di gatti, oltre 2.000 da sfamare»

Martedì 4 Aprile 2023 di Fulvio Fenzo
La Dingo si arrende: «Finiti i soldi, stop al cibo per le colonie di gatti, oltre 2.000 da sfamare»

VENEZIA - Oltre duemila gatti da sfamare, da Venezia alle isole fino alla terraferma, arrivando anche a Spinea e a Quarto d’Altino. E nemmeno un euro in cassa per comprare il cibo. La Dingo alza bandiera bianca e chiede a tutti, veneziani e mestrini, di aiutarla con qualche offerta per consentire gli acquisti degli alimenti destinati alle 400 colonie feline sparse in tutto il territorio: «Perché altrimenti saremo costretti a bloccare tutto».


CASSE VUOTE
«Non abbiamo i soldi per sfamare i mici bisognosi delle colonie». La richiesta di aiuto («con estrema urgenza») campeggia da domenica in testa alla pagina Facebook dell’associazione fondata nel 1969 con una storia incredibile alle spalle, non potendo più sopportare il costo del cibo necessario alle colonie in cui vivono almeno 2.100 gatti (e il conto è per difetto), la cui spesa supera ormai i 20mila euro all’anno. Una crisi dovuta al calo delle donazioni e delle raccolte di contributi registrato a partire dal 2020, in corrispondenza con l’inizio del Covid che aveva bloccato tutte le iniziative nel territorio, ma che è continuato anche successivamente sia a causa della crisi economica che per colpa degli aumenti dei prodotti. 
Se già nell’estate scorsa la Dingo era stata costretta a limitare gli acquisti e le spese sanitarie per curare i felini, ora la situazione è precipitata arrivando alla decisione di sospendere la distribuzione del cibo. «L’attività nel gattile di Malamocco ovviamente prosegue - spiegano dall’associazione -, ma è quella nel territorio che non possiamo più fronteggiare non avendo più le disponibilità economiche per acquistare il cibo che poi, attraverso la nostra rete composta da una ventina di volontari, viene portato nelle colonie feline che si trovano anche al di fuori del nostro Comune, arrivando anche a Spinea e a Quarto d’Altino». 
Acquisti che sono sempre stati effettuati senza sprecare nulla: «Si calcola tutto, la quantità necessaria di cibo umido, di quello secco, le proporzioni da somministrare secondo le tabelle dei veterinari...

Abbiamo sempre lavorato in modo scrupoloso, anche perché non c’è proprio la possibilità di abbondare».


LA SPERANZA
La speranza ora è che arrivi al più presto il contributo del Comune che, alla fine del novembre scorso, aveva stanziato 16mila euro a favore delle associazioni che operano a tutela dei felini, in base alle spese rendicontate. Dingo aveva ovviamente fatto domanda, ma i fondi non sono ancora stati erogati, e comunque (visto che i 16mila euro verranno divisi tra varie realtà) non saranno sufficienti a coprire le spese previste per il 2023 
Chi volesse effettuare una donazione a favore della Dingo può scegliere tra un bonifico bancario sul conto corrente con IBAN IT60C05034 02070000000101041, oppure eseguirlo attraverso PayPal all’indirizzo info@dingovenezia.it inserendo in entrambi i casi la dicitura “Emergenza cibo colonie” nella causale. «Anche la più piccola donazione per noi è importantissima, grazie per l’aiuto che potete offrire» concludono alla Dingo di Venezia.
 

Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 17:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci