Corsa al tampone per le festività di Natale e le farmacie esauriscono le scorte

Domenica 19 Dicembre 2021 di Alvise Sperandio
La coda di sabato al Giustiniani per fare i tamponi

VENEZIA - Cresce la difficoltà nel fare i tamponi.

Sta diventando complicatissimo, per non dire impossibile, svolgere regolarmente l’attività ordinaria di screening per trovare il Covid e, insieme, effettuare il tracciamento puntuale di tutti i contatti dei positivi via via riscontrati. Poiché i nuovi contagiati sono moltissimi – l’altro ieri 938, record assoluto in due anni di pandemia – sono diverse migliaia le telefonate che gli addetti del Servizio d’Igiene e Sanità pubblica si trovano a fare. Ogni giorno sono tra gli 8 e i 10mila i test eseguiti presso i centri vaccinali e nei drive trhough dell’Ulss 3 Serenissima, ma soprattutto nelle farmacie che coagulano la maggior parte delle richieste dopo che l’azienda sanitaria ha dato la stretta nelle sue postazioni escludendo dappertutto, salvo Venezia centro storico (piazzale Roma e San Marco, lasciati in ottica turistica), i non vaccinati che cercano il test per avere il green pass, riservandoli solo ai sanitari, alle persone con sintomi oppure sottoposte a tracciamento (per i sanitari, peraltro, con l’allerta gialla i tamponi vanno ora ripetuti ogni quattro giorni e non più ogni 10).


I FARMACISTI
Adesso, con l’arrivo delle feste, si sta assistendo a un ulteriore incremento: «In tantissimi vogliono i tamponi a casa per farli a parenti e amici prima dei pranzi e delle cene natalizie: nasali o salivari è indifferente – dice Andrea Bellon, presidente di Federfarma – L’altro ieri li abbiamo venduti tutti, un centinaio, in mezza giornata. Non si riesce a soddisfare tutta la richiesta». Stando al report della Regione, nelle farmacie i numeri dei tamponi sono in crescita esponenziale: solo tre giorni fa, quelle dell’Ulss 3 Serenissima ne hanno effettuati 5.025; nella settimana dal 10 al 16 dicembre sono stati 37.067; mentre nel mese di novembre avevano raggiunto quota 144.628. In totale, in quasi un anno da quando, il 29 dicembre 2020, è partita la campagna di screening, sono stati 482.806. Nel frattempo, la pressione continua a farsi sentire fortissima sulle postazioni drive through, dove si accede al tampone restando seduti in auto.


I PUNTI TAMPONI
Ieri, all’ora di pranzo, in piazzale Giustiniani a Mestre c’erano due lunghe fila di auto, con un’attesa anche di un’ora e mezza/due. Non è possibile fare il test ad accesso libero. Alla sbarra d’ingresso la guardia giurata chiede la prenotazione o la prescrizione medica, nonché il numero di telefono del paziente che ne usufruisce. Qui arrivano tantissimi bambini, con i genitori e i familiari che chiedono il tampone perché contatti diretti di positivi a scuola. L’Ulss 3, che nell’ultimo periodo ha potenziato tutti i servizi, calcola che negli ultimi dieci giorni nei propri drive through siano stati effettuati circa 6.500 tamponi rapidi e 12mila molecolari, in media più di 1.800 tamponi al giorno. Rispetto a due mesi fa l’aumento è radicale: infatti, se tra il 13 e il 17 ottobre quelli rapidi erano stati 1.762 e i molecolari 1.160, per un totale di poco meno di 3mila, nel mese corrente, nei cinque giorni tra l’8 e il 12, sono stati eseguiti 2.928 tamponi rapidi e 5.757 molecolari, per un totale di 8.685, quasi il triplo di due mesi fa. Inevitabili, un po’ dappertutto, i disagi. A “pesare” sulla regolarità del lavoro sono proprio gli accessi liberi, che sono il 25-30% del totale. 


LE DISPOSIZIONI
«I drive through accettano tutte le persone sintomatiche che decidono di farsi un tampone, anche senza prenotazione, ma la scelta deve preventivamente passare attraverso il medico di famiglia, che a sua volta può effettuare il test o la prenotazione per l’utente – viene raccomandato dall’azienda sanitaria – Questo passaggio permetterebbe di contenere il numero dei tamponi impropri che vengono effettuati senza un’indicazione piena».


IL BILANCIO
Infine, sul fronte pandemico, dopo la giornata nerissima coi 938 positivi in un giorno solo, il bollettino di Azienda zero della Regione ieri ha registrato in provincia altri 746 contagiati. Gli attualmente positivi hanno sfondato quota 10 mila (10.105). Ci sono stati altri tre morti, col totale salito a 2.019 da inizio pandemia, 32 solo nel mese corrente. I ricoverati sono cresciuti di tre unità rispetto l’altro ieri: 184, di cui 23 in terapia intensiva (+2). 
 

Ultimo aggiornamento: 12:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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