Contagiati in calo, ma tre morti a Chioggia

Venerdì 17 Aprile 2020 di Nicola Munaro
L'ospedale di Chioggia
VENEZIA Ancora sbilanciato, ma nel verso giusto. Era pieno di segni “meno” il bollettino di Azienda Zero che alle 17 di giovedì tirava le fila dell’ennesima giornata dell’era coronavirus, la cinquantacinquesima per Venezia e la sua provincia. Meno ricoverati in Terapia Intensiva (1) rispetto a mercoledì, meno ricoveri in generale (2), meno persone attualmente positive, 33, meno in quarantena, 31. Crescono i guariti, 63 nella sola giornata di ieri, e i dimessi (arrivati a 266) e così fanno meno paura i 30 nuovi casi di positività registrati tra la serata di mercoledì e le 17 di ieri. La legge del contrappasso impone però un dazio da pagare: anche ieri, con il cielo che si rasserena, è stato alto il conto dei decessi. Quattro le persone che hanno perso la vita tra gli ospedali e le case di riposo.

LE VITTIME
A Dolo è spirato Eros Seda, 74 anni, di Valli di Chioggia, ex portiere della Roma in serie A e del Venezia. E Chioggia è stata la citta più martoriata ieri. Oltre all’ex portiere, idolo della tifoseria allora neroverde, si sono spezzate le vite di Maria Giuliana Russo, 77 anni, spirata in ospedale a Chioggia e Argentina Carnieletto, 92 anni, deceduta nella casa di riposo Casson di Chioggia. All’ospedale dell’Angelo di Mestre è morto invece Pietro Maschietto, 91 anni di Cannaregio. 

LE STRUTTURE
Entro la settimana si concluderà il piano tamponi dell’Ulss 3 Serenissima sui dipendenti delle Unità Operative e dei Servizi sanitari. Ne verranno fatti circa 500 al giorno che saranno immediatamente processati grazie all’entrata in servizio a pieno regime del laboratorio dell’Angelo di Mestre. La parte amministrativa dei dipendenti si completerà la settimana prossima. 

Sembra invece superata la questione delle mancanze sui dispositivi di sicurezza come le mascherine. Ogni unità operativa ora può indicare il suo fabbisogno, abbiamo un magazzino in ogni Direzione Medica. Il fronte degli ospedalieri invece ha visto l’Ulss farsi garante di una convenzione tra Villa Salus, Policlinico S.Marco e i Centri Servizio del territorio che sono in emergenza organici, per la disponibilità di infermieri e operatori socio sanitari impiegati in servizi ora in diminuzione di attività, ad andare a svolgere il loro servizio in queste strutture. Iniziano a vedersi anche i risultati delle Usca, le unità per le visite a domicilio: dal 7 aprile sono stati seguiti 205 soggetti. Visto, poi, il calo delle necessità di posti letto di Terapia Intensiva, l’intenzione dell’Ulss 3 è quella di convogliare i pazienti a Dolo. «Appare sempre più concreta la possibile apertura della attività ordinaria ambulatoriale e chirurgica dal 4 di maggio - spiega Daniele Giordano, segretario generale di Fp Cgil - Chiederemo che prima di ripristinare le attività sospese ci vengano forniti i piani operativi di riorganizzazione dei servizi per non sovraccaricare il personale».
Ultimo aggiornamento: 11:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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