Entra in ospedale per una frattura all'anca, scoperta positiva al Coronavirus, muore

Sabato 4 Aprile 2020 di Diego Degan
Entra in ospedale per una frattura all'anca, scoperta positiva al Coronavirus, muore
CIOGGIA - Confermata la seconda vittima di Coronavirus proveniente dalla casa di riposo di Chioggia. Si tratta di Anna Seccia, 94 anni, morta nella giornata di giovedì all'ospedale di Dolo. L'anziana era stata trasportata, domenica scorsa, all'ospedale di Chioggia, in seguito alla frattura di un'anca ma non aveva manifestato, mentre era in istituto, sintomi da Covid 19. In pronto soccorso, però, è stato eseguito l'accertamento e il risultato è stato positivo. Da qui il trasferimento a Dolo, insieme a un altro ospite del centro anziani, tuttora ricoverato, e il decesso due giorni fa. 

IL PRECEDENTE
Era una donna, di 86 anni, anche la precedente vittima del virus, Fiorella Tiozzo Tonon. Già in conseguenza di questo primo decesso, al Centro servizi anziani «F.F. Casson» era stato deciso di somministrare il tampone a tappeto a tutti gli ospiti e a tutto il personale. Ieri sono arrivati i risultati dei primi 30 tamponi che danno un tasso di positività di circa il 10%, ovvero 3 o 4. «Non posso essere più preciso in questo momento risponde al telefono il presidente del Csa, Giovanni Andrea Zennaro perché non ho i dati sottomano. Ma si tratta, comunque, di un dato che fa ben sperare. In altri istituti per anziani in cui si è presentato il problema, infatti, le percentuali di positività oscillano attorno al 25%. Quindi, in ogni caso, qui siamo molto più bassi. E anche se il campione è ancora minimo (rispetto agli oltre 200 prelievi eseguiti) il fatto che si tratti di quelli della zona a maggiore rischio, ci fa sperare che i dati che seguiranno siano inferiori e che la percentuale si possa ulteriormente abbassare». 

Intanto la prudenza è d'obbligo, tanto che alcuni dipendenti della struttura, nel timore di poter contaminare i familiari, hanno preferito non fare ritorno a casa fino a quando non saranno a conoscenza dell'esito del tampone che li riguarda. «Ognuno di loro è libero di andare e venire come vuole specifica il presidente Zennaro ovviamente facendo uso delle protezioni previste. Ma comprendiamo le loro preoccupazioni e, fino a quando le cose non si saranno chiarite, per questi dipendenti ci sono a disposizione alcune camere in un albergo cittadino, in cui riposarsi, al di fuori dei turni, senza dovere fare ritorno a casa». 

L'AIUTO
Allo sforzo del personale della casa di riposo hanno deciso di dare un aiuto anche due fratelli pakistani, Ali Sajid e Ali Abid, gestori di una ditta di riparazioni telefoniche con sedi a Chioggia e a Verona, che hanno donato un centinaio di mascherine, tra cui alcune di tipo ffp2, proprio all'istituto per anziani di Chioggia.

Nessuna di positività riscontrata, invece, all'altra casa di risposo del territorio, quella di Cavarzere. Nel complesso le positività finora note sono 103 a Chioggia e 5 a Cavarzere.
Diego Degan 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci