Bandiera di Israele sulla facciata del Comune di Venezia, scoppia la polemica: «Va tolta». Brugnaro: «Resta al suo posto»

Giovedì 4 Aprile 2024 di Valeria Turolla
Bandiera di Israele sulla facciata del Comune di Venezia, scoppia la polemica: «Va tolta». Brugnaro: «Resta al suo posto»

VENEZIA - «Fino a quando ci sarà anche solo un ostaggio nelle mani di quei delinquenti noi terremo esposta la bandiera d’Israele sulle facciate del Comune». È intervenuto così il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro sulla polemica legata all’esposizione della bandiera israeliana, che dal 7 ottobre sventola al fianco di quella Ucraina sulla facciata delle sedi comunali. «Venezia è una città libera, che sulla libertà ha fondato la propria grandezza, quelle bandiere vogliono sottolineare l’impegno civile della città per la libertà». 

LA POLEMICA

Nelle scorse settimane erano stati i consiglieri Paolo Ticozzi del Pd prima e Andrea Martini di “Tutta la Città Insieme” poi, a sollevare la questione chiedendo al primo cittadino di pronunciarsi nettamente per il cessate il fuoco a Gaza e di esporre sui municipi anche la bandiera palestinese in segno di solidarietà delle vittime nella Striscia. «Non siamo in accordo con quello che sta succedendo a Gaza, abbiamo chiesto il cessate il fuoco più volte - ha spiegato Brugnaro, con la voce a tratti rotta dall’emozione -.

Ma vogliamo continuare a ricordare la tragica giornata del 7 ottobre, quando è avvenuta una strage terribile, con l’aggressione crudele a persone inermi sorprese nelle proprie case. Una data che non possiamo dimenticare. Siamo d’accordo con quanto affermato dal nostro Governo sulla necessità che vengano creati due stati per due popoli, ma il problema è complesso e delicato e riguarda i due attori principali di questa vicenda. Ciò che invece possiamo e dobbiamo fare noi è rivolgerci alla comunità ebraica della nostra città, ai nostri amici, a chi ha già visto e subito l’orrore delle persecuzioni razziali, dello sterminio nazista e della Shoa. Dire a tutti loro che siamo al loro fianco, che possono contare su di noi anche ora e non solo durante gli appuntamenti istituzionali, che non ci siamo solo quando posiamo le pietre d’inciampo, ma anche adesso, nel momento in cui in tutta Europa sta montando un nuovo preoccupante sentimento antisemita. Una situazione che reputo gravissima e che si sta facendo strada anche all’interno delle nostre università».

IL PRECEDENTE

Il riferimento di Brugnaro va anche al recente episodio che ha coinvolto la sede universitaria della facoltà di Lettere di Ca’ Foscari, dove nei giorni scorsi erano comparse delle scritte che recitavano “Free Palestine” e “Fuori Leonardo Spa dall’università”, riferimento all’azienda che produce armi e che è partecipata dallo Stato italiano. Solo le ultime in linea temporale di una serie di altre scritte apparse in città nelle ultime settimane, secondo la Digos opera di un gruppo anarchico, nelle quali si accusa l’ateneo e la rettrice di essere “complici del genocidio”. 

Ultimo aggiornamento: 07:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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