Fabio Chiarodia, l'azzurrino di Germania con radici a Cinto Caomaggiore

Martedì 11 Luglio 2023 di Marco De Lazzari
Fabio Chiarodia, l'azzurrino di Germania con radici a Cinto Caomaggiore

CINTO CAOMAGGIORE - Tedesco all'anagrafe e italiano, anzi veneziano, nelle vene e nel cuore. A diciotto anni compiuti un mesetto fa, Fabio Christian Chiarodia è una delle grandi speranze di un calcio italiano che, come purtroppo dimostra da lungo tempo la Nazionale maggiore, fatica l'inverosimile a produrre talenti.

Uno di questi è proprio il centrale mancino, leader difensivo dell'Italia Under 19 che dopodomani contenderà a Norvegia o Spagna il pass per finalissima di Qa' Tali dell'Europeo di categoria, in corso a Malta fino a domenica prossima.

TRE DECENNI

Tanti ne sono trascorsi da quando, nel 1993, la famiglia Chiarodia lasciò Cinto Caomaggiore per cercare fortuna in Germania. Come? Aprendo una gelateria a Oldenburg, centro di 170mila abitanti ad una cinquantina di chilometri a ovest da Brema, nella Bassa Sassonia. Dopo Nicole e Alexander (classe 2001, mediano nel Jeddeloh II in quarta serie) il terzogenito Fabio nasce il 5 giugno 2005, con papà Ivano e soprattutto lo zio Roberto a trasmettergli la passione per il Werder Brema, nel cui vivaio entra già a 9 anni dopo gli inizi nella squadra della sua città natia. Un'opportunità costruita con pazienza, a piccoli ma veloci passi, infatti Chiarodia il 22 ottobre 2022 a 17 anni e 285 giorni è diventato il più giovane esordiente di sempre in Bundesliga nella storia dei "Verdi". A gettarlo nella mischia l'emergente tecnico Ole Werner, 35enne tedesco che, con fiuto e coraggio, lo ha premiato dandogli 2' nel match perso 2-0 in casa del Friburgo. Il dado però era ormai tratto, infatti, dopo un altro minutino il 25 febbraio 2023 nel 3-0 rifilato al Bochum davanti ai 42mila del Weserstadion, ecco il coronamento del sogno.

TITOLARE

È il 17 marzo di quest'anno, al Borussia-Park di Monchengladbach il Werder schiera per la prima volta titolare al centro della retroguardia il non ancora maggiorenne Chiarodia, già abbastanza noto per aver frequentato la nazionale teutonica Under 15. Ciò salvo poi optare nella stessa fascia d'età per l'Italia e scalando l'Under 17 e 19, fino a vedersi convocato in azzurro dal citì "dei grandi" Roberto Mancini per uno stage al centro federale di Coverciano. Quel giorno il Brema gela due volte i neroverdi di casa, vanificando il vantaggio del neo interista Marcus Thuram e acciuffando due volte il pareggio. Un bel 2-2 con il "veneziano" all'altezza della situazione per 65' e con 54mila spettatori sugli spalti, davvero niente male per un debuttante. La conferma è arrivata a fine giugno quando, nemmeno il tempo di dare sulle sue tracce Milan e Juventus, ecco arrivare l'annuncio della sua firma fino al 2027 proprio col Borussia Monchengladbach, che non ha esitato a versare 2 milioni nelle casse del Werder. «Non vedo l'ora di giocare in neroverde le sue parole durante la presentazione Voglio dare il massimo per questo grande e storico club e crescere. Il Borussia è molto accogliente e penso che l'impatto iniziale sia stato molto buono, sia come persona che come calciatore». Per Chiarodia ha speso ovviamente elogi Roland Virkus, direttore sportivo del Gladbach: «Fabio è uno dei più grandi talenti nel suo ruolo in Germania. Ha dimostrato quanto sia bravo per la sua età, anche nella partita contro di noi al Borussia-Park. Siamo convinti che trarremo grandi benefici da lui». E per il calcio nostrano già si parla di rimpianto.

Ultimo aggiornamento: 15:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci