Due mesi per ottenere la nuova carta d’identità. E le “urgenze” vengono dirottate anche a Pellestrina

Mercoledì 6 Settembre 2023 di Elisio Trevisan
MESTRE L'ufficio anagrafe di via Palazzo

MESTRE - Due mesi per avere una carta d’identità, e le fasce orarie di apertura degli uffici comunali sono ridotte al minimo. Inoltre, se c’è urgenza, bisogna andare a Pellestrina o in altri uffici comunali in centro storico a Venezia, anche se si abita in terraferma. Laura Besio, l’assessora comunale ai Servizi al cittadino, smentisce che le urgenze vengano gestite lontano da casa («vengono evase nell’arco di 24h nella municipalità di riferimento, e il tempo di attesa medio tra tutte le sedi è di 37 giorni»), ma i nostri lettori che ci hanno segnalato la cosa insistono e pure i Sindacati confermano. Mario Ragno della Uil Funzione Pubblica, però, è in sintonia con l’assessora Besio quando afferma che «il rinnovo della carta d’identità non è per definizione un’urgenza. È programmabilissimo e con anticipo, sapendone da subito la scadenza». Se la gente si dimentica che la carta d’identità scade, insomma, non se la può prendere con il Comune ritrovandosi senza documento ed essendo costretta ad aspettare. 


NUMERI RIDOTTI
Partendo dal presupposto che molti si scordano la scadenza dei documenti, le vere emergenze, dunque, si riducono a ben pochi numeri. E anche in quei casi, per Mario Ragno, «è solo in parte colpa del Comune, e non lo è dei dipendenti: se il documento serve subito ti prenotano dove c’è posto, non c’è altro da fare. I problemi, anche per i due mesi di attesa, sono di duplice ordine: da un lato lo Spid, il sistema pubblico di identità digitale, è praticamente fallito e si va sempre di più verso la Carta d’Identità come strumento più affidabile, perciò sempre più persone richiedono la carta d’identità elettronica (Cie) e affollano gli uffici. In secondo luogo c’è carenza di personale e, da questo punto di vista, l’Amministrazione Brugnaro, invece di assumere tanti vigili urbani, avrebbe potuto rinforzare anche l’Anagrafe. Ad ogni modo nelle città più grandi la carenza di dipendenti è un problema comune», e c’è anche da aggiungere che l’attesa di due mesi per una carta d’identità non è nemmeno paragonabile all’anno circa che si deve attendere per rinnovare un passaporto. Il segretario Uil, ad ogni modo, afferma che, «anche a seguito delle nostre proteste e degli scioperi, qualcosa è migliorato. I mesi di attesa sono diminuiti e la dirigente del settore ha messo in piedi accorgimenti che hanno migliorato le cose, anche se il personale è sempre sotto pressione e i cittadini, che arrivano arrabbiati, se la prendono con chi hanno di fronte allo sportello che non ha nessuna colpa». Anche l’assessora Besio pone l’accento sugli «interventi organizzativi adottati» che «stanno portando risultati soddisfacenti e sveltimenti. La prossima azione che metteremo in campo sarà differenziare chi ha bisogno del documento perché prossimo alla scadenza e chi no, perché più del 50 per cento di gente che non ha questa urgenza è invece, purtroppo, quella che maggiormente registriamo».
 

Ultimo aggiornamento: 16:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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