Al via il Carnevale, tutti gli eventi Da sabato 19 si entra nel vivo Il programma

Sabato 12 Febbraio 2022 di Riccardo Petito
Maschere a San Marco

VENEZIA - Inizia lunedì, con un assaggio sonoro, il Carnevale dei ragazzi organizzato dalla Biennale e giunto alla sua tredicesima edizione. La manifestazione torna in presenza, nella sala delle colonne a Ca' Giustinian e si terrà da sabato prossimo 19 febbraio a domenica 27, rivolto ai ragazzi, alle scuole con i loro insegnanti e alle famiglie, ma che prevede anche iniziative aperte a tutti, sollecitando la creatività e la partecipazione. Laboratori online e in presenza nei giorni feriali per le scuole, e in presenza nei weekend.

LABORATORI
Creatività, danza, musica e scienza sono le discipline che ispirano un programma molto vario occasione straordinaria per condividere, dal vivo in sicurezza o virtualmente, un'esperienza comune e creativa con laboratori, giochi, iniziative di divulgazione matematica e scientifica e attività didattiche. Preapertura al laboratorio delle arti (ingresso da calle del Ridotto) da lunedì con l'installazione sonora I See the Cloud in the Water di Chonglian Yu, realizzata nell'ambito di Biennale College Musica 2021 e prodotto dal Centro Informatica Musicale e Multimediale della Biennale. L'installazione sarà visitabile tutti i giorni, con registrazione per l'accesso in loco, fino al 27.
Le attività in presenza nei weekend a Ca' Giustinian si svolgeranno per le famiglie e saranno laboratori musicali (Un flauto magico e altri personaggi assai speciali, La nuvole nell'acqua), pratico-artistici (Cubi e ipercubi di fantasia, Mangiatori di mele verso l'arcobaleno, Ecogioco-Smascheriamo l'inquinamento), di danza ed espressione corporea (Il Carnevale Danza in famiglia), scientifici (Boom Crash Wroom).

Gran finale il 27 con il gioco storico The game of Venice 421-2021 per ragazzi e adulti dai 6 ai 99 anni. Un gioco a squadre per ripercorrere i 1600 anni di Venezia attraverso i numeri che Alberto Toso Fei ha riunito nel suo libro Venezia in numeri, una storia millenaria.


DOTTORI E SCIAMANI
La Biennale, in occasione dei 90 anni del regista Maurizio Scaparro gli dedica una mostra, che si aprirà giovedì 17 nel Portego di Ca' Giustinian Il Carnevale squarcia la nebbia ha per sottotitolo Venezia, Scaparro, La Biennale 1980,1981, 1982, 2006, resa possibile dal nutrito materiale conservato nell'Archivio storico delle Arti contemporanee (Asac).
Simbolicamente, il riferimento alla nebbia che il Carnevale, con la sua energia e colori, si prefigge di squarciare, è certamente (a sostituire l'antica peste) quella dell'attuale pandemia.
«E proprio il caso di far scendere in campo sciamani, dottori e santi per esorcizzare questo male che ha messo in ginocchio la citta, svuotando negozi e attivita, e gettando nel caos sociale ed economico una citta un tempo cosi florida da essere chiamata la Serenissima». Lo scrivono i due organizzatori di Sciamani, Dottori, Santi e Saltimbanchi, lo storico Danilo Reato e il mascarer Gualtiero Dall'Osto, affiancati da numerose figure (artisti, artigiani, danzatrici, saltimbanchi e poeti) e realtà locali: assieme, hanno dato vita al gruppo Il Luogo siamo Noi. Una mascherata itinerante di grande suggestione, una vera e propria azione ludica con riti propiziatori, improvvisata fra campi e campielli: si svilupperà durante il Carnevale in più momenti della giornata, a partire da oggi con l'apertura ufficiale. Puntando a coinvolgere i presenti: «Vogliamo risvegliare le coscienze veneziane - proseguono gli organizzatori - e ritrovare quella voglia di stare assieme al di la dei tempi dettati dai programmi e dalle istituzioni». Assai attesa, in particolare, la figura del medico. «La nuova peste e anche questa - concludono Reato e Dall'Osto - quella che impedisce la socialita che pero puo trovare spazio di vita all'aperto, pur ottemperando alle norme sanitarie vigenti... Non e forse proprio la maschera quella che tutela noi e gli altri dai futuri contagi?» Spazio ad un ultimo auspicio, collegato al nome del gruppo Il Luogo siamo Noi: «Liberiamo dunque la creativita e riprendiamoci questa citta per ritrovare insieme il piu profondo significato del Carnevale in nome della maschera e della sua antica tradizione!».

 EVENTI A MESTRE

A Venezia c'è una donnina minuta e gentile che è riuscita a comprendere a fondo il vero spirito del Carnevale: Rossana Molinatti. Fin dai Carnevali degli anni Ottanta, quando tutti in città in un modo o nell'altro si mascheravano, Rossana pensò di impersonare ciò che era stata sempre la sua passione: l'Arte. Da ieri le maschere dell'artista si possono ammirare passeggiando nello spazio con affaccio su via Poerio, ed entrando nel Distretto M9, esposte nella mostra Rossana Molinatti: l'arte di indossare l'arte, che rientra nel programma ufficiale del Carnevale di Venezia 2022 intitolato Remember the future.

L'IDEA
Si tratta di un'esposizione temporanea, curata da Paolo Mameli, dove sono in posa dodici tableaux vivants, che in qualche modo danno un'immagine dell'evoluzione dell'artista, scomparsa nel 2021: da Il bacio di Klimt, il primo vero e proprio successo internazionale, all'ultima opera dedicata a Giandomenico Tiepolo e gli affreschi dei Pulcinella della villa di Zianigo (oggi al Museo di Ca' Rezzonico). Ogni tableau vivant è alto circa 2 metri e ha una struttura in alluminio, progettata e realizzata dall'artista, che consente ad una persona - a suo tempo la stessa Rossana - di indossarlo agevolmente, e soprattutto di poter entrare nei vaporetti. I costumi nei tessuti e nel modello evocano celebri dipinti di grandi artisti: Guernica di Picasso, La Grande Guerra di Magritte, Il grande metafisico di De Chirico, L'urlo di Munch, L'Antipapa di Ernst, passando per la Lezione di danza' di Edgar Degas, e tra gli altri La medicina, Die Junge Frau e il noto Bacio di Klimt, che finì addirittura sulla copertina del Venerdì di Repubblica (esposto in mostra). Preziose maschere carnevalesche create artigianalmente e definite dall'autrice tableaux vivants.
«Non sono riproduzioni d'arte ha spiegato Mameli, che sabato 19 febbraio alle 17,30 nell'auditorium M9 introdurrà il pubblico all'arte di Rossana Molinatti - ma una serie di citazioni che entusiasmano il bambino, come appagano il raffinato che conosce l'artista. Nelle varie maschere ci sono particolari propri di altri dipinti degli artisti. Il concetto di Rossana Molinatti era quello di portare l'arte agli altri in modo tale che la gente potesse assimilare la sua passione e condividerla». «Abbiamo scelto di esporre la mostra a Mestre all'interno del Distretto di M9 - ha affermato Piero Rosa Salva, presidente di Vela - perché è il luogo del connubio del contemporaneo e del Carnevale da vivere insieme». L'esposizione è aperta al pubblico nei giorni 12,13,19 e 20 febbraio e poi dal 24 febbraio al 1 marzo dalle 16 alle 19 e la domenica mattina anche dalle 11 alle 13.

Ultimo aggiornamento: 16:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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