Carabiniere suicida, l'amico-sindaco: «Fu uno dei primi a intervenire nell'assalto al Campanile»

Martedì 7 Gennaio 2020
Carabiniere suicida, l'amico-sindaco: «Fu uno dei primi a intervenire nell'assalto al Campanile»
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SUTRIO (Udine) - «Paolo era un amico personale, persona stupenda, molto preparata, con cui abbiamo condiviso tante esperienze. La notizia della morte mi ha sconvolto» dice il sindaco di Villa Santina, Domenico Giatti, che aveva imparato a conoscere il luogotenente dei carabinieri Straulino durante il servizio nella cittadina carnica, prima da vicecomandante e quindi da comandante. «Aveva grande professionalità. A Venezia, quando era nel Nucleo operativo dei carabinieri, era stato fra i primi - racconta Giatti - ad intervenire quando c'era stato l'assalto al campanile di San Marco: me lo raccontava spesso. Lui era un grande investigatore e una persona molto riservata. Ha aiutato molta gente in difficoltà durante la sua carriera. La notizia della sua morte ha sconvolto l'intera comunità».

Il primo cittadino di Villa Santina ancora non si capacita della scomparsa del militare: «Lo avevo visto solo poco tempo fa ad una cerimonia a Somplago. Avevamo appena un anno di differenza», spiega il sindaco di Villa Santina, che ieri è andato anche alla stazione carabinieri di Tolmezzo per portare il suo cordoglio. Era un figlio della Carnia, Straulino, come rammenta Manlio Mattia, sindaco di Sutrio, il paese della famiglia del luogotenente dei carabinieri (il padre, falegname, è mancato molti anni fa, mentre l'anziana madre, originaria di Cercivento, tuttora abita in quel centro) in cui aveva messo su casa. Dalla Carnia era partito, per affrontare l'impegno nell'Arma dei carabinieri, un sogno coltivato subito dopo aver concluso le superiori con un diploma da perito, che lo aveva portato inizialmente ad Iglesias in Sardegna per seguire il corso carabinieri. E in Carnia era tornato, alla fine, dopo la scuola sottufficiali e l'impegno a Venezia, per fare il mestiere che amava, prima a Villa Santina e quindi alla stazione dell'Arma a Tolmezzo. Sconvolto tutto il paese, che ancora non si capacita dell'accaduto, a cominciare dagli amici e conoscenti che la sera prima «lo avevano visto in un locale, per una serata memorial» in ricordo di un gestore mancato alcuni mesi fa, e dai vicini che lo avevano visto uscire di casa ieri verso l'ora di pranzo, come racconta il primo cittadino di Sutrio. «Siamo tutti sconvolti dal dolore. Paolo Straulino era molto legato alla sua famiglia e a sua madre», dice il primo cittadino Mattia, che vuole dare un messaggio di vicinanza alla famiglia del carabiniere, alla madre, alla moglie e alla figlia.
Cdm
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Ultimo aggiornamento: 15:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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