Venezia. Isola di Burano, chiude a fine anno l'unica edicola dell'isola. Il titolare: «Troppo faticoso»

Venerdì 1 Dicembre 2023 di Marta Gasparon
Venezia, chiude l'ultima edicola dell'isola di Burano

VENEZIA - Una storia lunga quasi 15 anni e per la quale Diego Gianolla, dopo tanti sacrifici, ha deciso di scrivere la parola fine. La stanchezza si fa sentire e le spese da sostenere per mantenere in piedi l’attività pesano sempre di più, tra plateatico, assicurazione e bollette. Burano si appresta a perdere la sua unica edicola, un chiosco poco distante dalla chiesa di San Martino Vescovo, punto di riferimento per residenti e turisti. «Ringrazio tutti i miei clienti – commenta Gianolla, 57enne originario dell’isola a cui mancano 6 anni alla pensione – Mi auguro che la mia decisione venga compresa. In questi anni ho cercato di essere presente e di aiutare chiunque, ma ora è arrivato il momento di pensare a me». L’edicola chiuderà il 28 dicembre, con grande dispiacere di chi a Burano vive. «Tanti bambini sono venuti a pregarmi di non mollare.

Il mio pensiero va anche agli anziani, che si sentiranno privati di un gesto abituale come l’acquisto di giornali e riviste. Mi dispiace per il disservizio che creerò, ma è inevitabile». Fino a febbraio 2009 Gianolla lavorava in una fabbrica del vetro, ma cercava un nuovo impiego per mantenere il figlio che all’epoca aveva 7 anni. E proprio nell’acquisto del chiosco ha intravisto un’opportunità. «Ho provato a fare il cameriere o il pescatore, finché ho notato il cartello “vendesi” sull’edicola, già allora la sola dell’isola. L’ho acquistata per poco meno di 100mila euro e ho cominciato a lavorarvi da ottobre 2009, imparando da zero. Il primo anno è stato durissimo, ma un po’ alla volta sono riuscito a capire come muovermi nel settore». L’aspetto più gratificante è il rapporto umano instaurato. I bambini? Mi vedono un po’ come il “Babbo Natale” della situazione – racconta l’edicolante, che con l’anno nuovo potrebbe affiancare il figlio nella sua nuova vineria – e spesso mi ritrovo a fornire informazioni a turisti e postini». Fino allo scoppio della pandemia il padre gli dava una mano nel condurre l’attività, poi la sua scomparsa ha costretto Gianolla ad affrontare ritmi ancora più sostenuti: ogni mattina deve andare a rifornirsi di giornali e riviste a Murano, fino alla fermata “Faro”. Lettura dei giornali on line e graduale spopolamento dell’isola rappresentano le criticità principali. 


IL FUTURO 
«I miei clienti sono perlopiù over 75», prosegue Gianolla, la cui edicola è in vendita da oltre un anno. «Sì, c’è chi si è presentato, ma solo per informarsi. Spero che qualcuno la rilevi. Nel caso non accadesse? Ho richiesto un preventivo per farla portare via. Nei prossimi giorni avrò un incontro in Comune per parlare del suo futuro e capire se possa in caso essermi data la possibilità di vendervi altro». Anche Sinagi Venezia esprime dispiacere.
«Se le edicole non verranno aiutate, quella di Gianolla è una strada inevitabile. Anche in centro storico – sottolineano dal direttivo – altre stanno chiudendo o saranno cedute a stranieri. Il contratto che regola il nostro rapporto con la Federazione Italiana Editori Giornali è scaduto da oltre 14 anni». 
 

Ultimo aggiornamento: 16:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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