Venezia, relazione sulle baby gang. Il prefetto: «Situazione allarmante»

Mercoledì 5 Febbraio 2020
Il prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto

VENEZIA - Il prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto, e il vicecapo della Polizia di Stato e Direttore Centrale della Polizia Criminale, Vittorio Rizzi, sono stati sentiti oggi in Commissione Bicamerale per l'Infanzia e l'Adolescenza, in seguito a una lettera inviata a luglio dall'onorevole Nicola Pellicani (Pd), dopo alcuni episodi a Venezia e a Jesolo, in cui bande di giovanissimi si sono rese protagoniste di pestaggi, violenti, furti, danneggiamenti. «E' stato un incontro di grande interesse - commenta Pellicani in una nota - che ha permesso di tracciare un quadro generale del fenomeno delle baby gang e della violenza dei minori, con diversi dati forniti dal Vicecapo Rizzi, e ha consentito inoltre di offrire uno spaccato della realtà veneziana dalle parole del prefetto Zappalorto». In particolare è stato ricordato che a Venezia sono stati identificati 50 ragazzi che hanno partecipato a diversi episodi criminali, in particolare minacce e pestaggi molto violenti, e caratterizzati per episodi di violenza e danneggiamenti anche a Jesolo e in altri Comuni della Città Metropolitana, tra cui Spinea e Mirano. Sono state 26 le persone arrestate lo scorso maggio nell'operazione che ha smantellato le baby gang che tenevano in ostaggio Venezia«A un certo punto le forze dell'ordine e io come prefetto ci siamo spaventati per una situazione che sembrava fuori controllo», ha sottolineato il prefetto Zappalorto. Dopo gli arresti è partito un monitoraggio che ha consentito di arrivare a un protocollo condiviso da forze dell'ordine e società civile. «Il prefetto - aggiunge il parlamentare dem - ha fatto un duro atto d'accusa verso le famiglie, in particolare quelle benestanti, che abbandonano i figli a loro stessi, suggerendo di intervenire presso di loro in modo fermo, anche con sanzioni economiche.

Zappalorto ha puntato l'indice anche verso quelle famiglie extracomunitarie che non seguono adeguatamente i figli, suggerendo che sarebbe utile prevedere sanzioni pesanti quali, in casi estremi - conclude - il ritiro del permesso di soggiorno».

Ultimo aggiornamento: 18:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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