VENEZIA - Giorgio Orsoni non se l’aspettava. L’avviso di garanzia lo aveva messo in conto, ma l’arresto no. È per questo che, quando i finanzieri lo hanno buttato giù dal letto per notificargli il provvedimento, ha perso le staffe. Si è disperato, ha urlato, sembrava fuori di sè. E probabilmente lo era, visto che degli sviluppi dell’inchiesta, a Venezia si parlava da quando era stato arrestato Piergiorgio Baita. Ma siccome negli ultimi due secoli nessun sindaco a Venezia poteva dire di essere stato eletto senza l’appoggio del Consorzio, Orsoni era tranquillo.
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