Aqua granda, a 3 anni esatti dall'evento risarcimenti solo per 163 milioni di euro

Giovedì 10 Novembre 2022 di Michele Fullin
VENEZIA Il disastro dopo la marea eccezionale del 12 novembre 2019

VENEZIASette centimetri. Solo sette miseri centimetri separano la disastrosa acqua alta del 12 novembre 2019 dalla ben più commemorata Aqua Granda del 4 novembre di 56 anni fa. Quel giorno come allora la città è andata sotto completamente, anche se, a differenza del ‘66, la corrente elettrica non è mancata e così (salvo rari casi) il riscaldamento. Ma i danni sono stati ugualmente abnormi, sia alle parti pubbliche della città (rive, ponti, attrezzature, palazzi) che a quelle private (abitazioni, negozi, pubblici esercizi, imbarcazioni), in gran parte risarciti dallo Stato tramite la struttura commissariale allestita dal sindaco Luigi Brugnaro e dal suo staff. L’operazione commissariale è stata chiusa nel luglio 2021 garantendo pagamenti rapidi a tutte le domande presentate per il ripristino immediato e contenenti le prove del danno e dell’acquisto dei beni necessari alla riapertura delle attività o all’abitabilità delle case. Rimane in sospeso il risarcimento dei danni vero e proprio per il quale il Parlamento deve disporre un finanziamento in percentuale. Cosa che non è ancora stata fatta, scatenando le ire e l’amarezza di residenti e imprese. 
OPERE PUBBLICHE
La prima cosa da fare all’indomani del disastro e della processione di ministri che era seguita, è stata quella di mettere in sicurezza e ripristinare tutte le strutture fondamentali per la vita e la salvaguardia della città. Non va dimenticato che la notte del 12 novembre erano stati danneggiati imbarcaderi del trasporto pubblico, pontili, rive, teatri, musei, asili, scuole. Giorni e notti per la progettazione delle opere e la preparazione delle gare. Il piano è stato diviso in due stralci: il primo da 52 interventi per 14,6 milioni, il secondo da 62 interventi per 42 milioni. Tante cose da fare non solo a Venezia, Murano e Burano, ma anche a Sant’Erasmo, Vignole, Lido e a Pellestrina, dove aveva ceduto di schianto la muretta consentendo all’acqua di entrare mandando fuori uso le pompe, come l’allora premier Giuseppe Conte ebbe modo di costatare di persona. 
CONTRIBUTI A PRIVATI
I fondi stanziati dalla Protezione civile erano sufficienti per pagare immediatamente fino a 5mila euro ai privati e fino a 20mila euro alle imprese che hanno dovuto sostenere spese per il ripristino della funzionalità. Per questo, era stata messa in piedi una piattaforma interamente telematica sulla quale caricare le domande e la documentazione, in modo da ricevere i bonifici in pochissimo tempo dalla presentazione. Un lavoro coordinato da volontario dal compianto Maurizio Calligaro, già capo di gabinetto nelle tre giunte Cacciari.
RISARCIMENTO DANNI
Gli importi eccedenti i 5mila euro (privati) e 20mila euro (imprese, enti, associazioni) confluivano invece in un’altra partita, al di fuori della gestione emergenziale, che pur essendo state tutte raccolte col medesimo sistema telematico a tempo di record, sono ancora in attesa che il Parlamento le prenda almeno in considerazione. E questo ha provocato le ire e la disperazione di tanta gente e ci sono parecchi casi di aziende che non hanno più riaperto in quanto oltre al risarcimento mai arrivato e agli affitti e le utenze che continuavano a correre, poi è arrivata la pandemia. 
RIDUZIONE DEL RISCHIO
Lo scorso febbraio il sindaco-commissario ha avviato altri 48 interventi per 62,7 milioni complessivi per la realizzazione di interventi “per la riduzione del rischio residuo nelle aree colpite da eventi calamitosi strettamente connesso all’evento e finalizzati prioritariamente alla tutela della pubblica e privata incolumità”.
Qui c’è di tutto: la ricostruzione degli approdi Actv seriamente danneggiati, alla manutenzione della diga soffolta a Pellestrina, alle rive degli Armeni, di San Servolo. Proprio ieri la Giunta ha approvato il progetto definitivo della messa in sicurezza, consolidamento del marginamento e il ripristino della pavimentazione della Riva Giardini della Biennale: 260 metri di riva più il consolidamento del ponte per un milione 708mila euro.
 

Ultimo aggiornamento: 07:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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