Affitti brevi, arriva la stretta sugli abusivi: le nuove regole, limite minimo di due notti

Venerdì 8 Settembre 2023 di Lorena Loiacono
Affitti brevi, arriva la stretta sugli abusivi: le nuove regole, limite minimo di due notti

VENEZIA - In arrivo una stretta sull’abusivismo e sugli affitti brevi, quelli degli appartamenti privati che intercettano sempre più spesso i turisti nelle grandi città anche tramite piattaforme online come Booking e Airbnb: dal Governo è pronta la regolamentazione di un mondo che, troppo spesso, resta sommerso.

Saranno vietati i soggiorni di una sola notte e tutti gli alloggi dovranno avere un codice identificativo e un numero prestabilito di posti letto, da rispettare. Potranno essere affittate solo le seconde case e non quelle di residenza del proprietario, per un massimo di due case di proprietà. Altrimenti le sanzioni saranno salate. Una stretta che proprio in queste ore vede anche New York mettere in campo un piano mirato a limitare le locazioni turistiche: la ministra al turismo Daniela Santanchè ha preparato infatti una proposta normativa sul turismo dei privati e l’ha presentata alle associazioni di categoria interessate, agli assessori regionali al turismo e ai sindaci. 


LE NORME
Innanzitutto ogni struttura privata, destinata ad affitti brevi, tramite apposita procedura automatizzata deve avere un Cin, il codice identificativo nazionale, che lo certifichi come oggetto di «locazione per finalità turistiche» con l’indicazione del numero di posti letto disponibili. Così tutte le strutture faranno parte della banca dati nazionale: avranno poi l’obbligo di esporre il Cin all’ingresso e di indicarlo in ogni annuncio, compresi quelli online. Pena una sanzione pecuniaria da euro 500 a 5.000 euro. L’affitto breve non dovrà durare meno di due notti, nei capoluoghi di città metropolitana: qualora dai controlli dovesse emergere un affitto di una sola notte la multa sarà decisamente salata, da mille a 5mila euro. La persona che affitta un appartamento privato non deve avere misure preventive per la legge antimafia, condanne a pene restrittive della libertà personale superiori a tre anni e non deve essere sottoposto a sorveglianza speciale. Tutti gli alloggi privati, destinati al turismo, devono essere in regola con le misure di sicurezza e avere quindi i certificati per la prevenzione anti-incendi e i dispositivi per la rilevazione del monossido di carbonio e in generale tutte le misure igienico-sanitari e di sicurezza degli impianti.
LA MINISTRA
«Sono molti anni che si aspettava un intervento specifico e non mi sembra che nessuno, prima di noi, né la sinistra che è stata per 10 anni al governo, né quei sindaci che oggi chiedono interventi urgenti, abbia mai voluto affrontare una questione riguardante un tema così complesso e spinoso - ha commentato la ministra al turismo Daniela Santanché -. Abbiamo invece affrontato la situazione degli affitti brevi in tempi non sospetti avviando, già mesi fa, tavoli di confronto con associazioni di categoria e degli inquilini, le Regioni ed i sindaci delle città metropolitane, per di arrivare ad una proposta il più possibile condivisa. Senza dubbio quindi, in tempi rapidi abbiamo messo la questione tra le priorità da affrontare nel settore del turismo. Stiamo già ricevendo i primi riscontri che sono generalmente positivi sia nel merito così come nel metodo di partecipazione e condivisione». 
 

Ultimo aggiornamento: 9 Settembre, 10:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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