UDINE - Musso, De Paul, Pereyra, Okaka e i compagni di rientro dall'amara trasferta di Milano; i colleghi di squadra infortunati che non erano convocati come Nestorovski, Jajalo e De Maio, mister Gotti e poi i membri dello staff tecnico.
IN CURVA NORD
Ad accogliere il gruppo squadra, accompagnato dal direttore generale Franco Collavino, c'era anche la presidente della Confindustria Udine Anna Mareschi Danieli, confermando la collaborazione fattiva tra il club, l'associazione di categoria e la Regione che hanno portato mercoledì scorso all'inaugurazione del centro.
La squadra è arrivata in Curva Nord poco dopo le 20.40 di ieri, alle 21.20 si sono poi completate le inoculazioni attraverso i sieri Johnson&Johnson. Il fatto che si sia arrivati ora, a fine campionato, alle vaccinazioni degli sportivi, hanno spiegato dalla società, vuol dire essere pronti per la ripartenza della preparazione estiva di luglio, con il mese di giugno quindi che darà tranquillità ai calciatori e alle loro famiglie. Assieme ai bianconeri anche altre società sportive hanno aderito alla serata di somministrazioni.
LE PAROLE DI BASSETTI
L'iniziativa è stata raccontata e lodata live ieri sera su Udinese Tv. In collegamento da Genova Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive del San Martino, colui che per primo nei mesi scorsi aveva spinto per le vaccinazioni dei calciatori: «In serie A sono circa 600 - ha ricordato - ovvero 1.200 dosi che avrebbero potuto dare un forte segnale, un effetto a catena sulla popolazione, non solo per spirito di emulazione, ma anche per il convincimento che sia necessario, al di là di dubbi e perplessità. L'Udinese comunque dimostra di essere avanti a tutte le altre società, mi fa molto piacere e speriamo sia la prima di tante altre».
HUB VACCINALE
L'hub vaccinale bianconero aveva aperto i battenti ufficialmente mercoledì scorso con le prime somministrazioni ai dipendenti delle aziende associate a Confindustria Udine, in collaborazione con Croce Rossa Italiana, Asa, Ordine degli Infermieri dell'ex provincia di Udine, Udinese Calcio Spa, Cgil, Cisl e Uil. Ha una capacità di 130 dosi all'ora, mille al giorno, apre sei giorni su sette. «Ora attendiamo soltanto che arrivino i vaccini per i lavoratori. Se arriveranno, siamo pronti. Altrimenti, questo hub è a piena disposizione della Regione perché il fine di tutto è vaccinarsi», aveva detto Mareschi Danieli in occasione del taglio del nastro, con la Dacia Area primo stadio in Italia a mettere a disposizione i propri spazi interni come hub.
«Allestire un hub vaccinale grazie alla collaborazione tra Servizio sanitario, Confindustria e Udinese Calcio, oltre a essere un altro passo avanti per sconfiggere la pandemia è un'iniziativa dall'alto valore simbolico aveva poi aggiunto Riccardo Riccardi, assessore regionale alla Salute -. Nel corso dell'ultimo anno e mezzo abbiamo combattuto una battaglia durissima contro un nemico inizialmente sconosciuto, ma ora ci troviamo di fronte a quello che pare essere l'ultimo miglio di questa sfida».
Sono 18mila i lavoratori interessati a completare questo percorso, per quasi 300 aziende che hanno aderito in provincia di Udine.