Rientri dalla Croazia, il governatore Fedriga al commissario per l'emergenza Covid: «Servono 100mila test rapidi per chi passa i confini

Giovedì 13 Agosto 2020 di R.U.
Rientri dalla Croazia, il governatore Fedriga al commissario per l'emergenza Covid: «Servono 100mila test rapidi per chi passa i confini
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«Il Friuli Venezia Giulia ha chiesto alla struttura commissariale deputata a gestire l'emergenza Covid l'invio di forniture di test molecolari e antigenici, al fine di poter potenziare i controlli in linea con quanto disposto dall'ordinanza emanata ieri dal Ministero della Salute».
L'appello, firmato dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, è stato recapitato nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 13 agosto, poco fa al Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica Covid-19 Domenico Arcuri e, per conoscenza, ai ministri alla Salute, Roberto Speranza, e agli Affari regionali e Autonomie, Francesco Boccia.
«Nel dettaglio - rende noto il governatore - il Friuli Venezia Giulia necessita di 100mila test rapidi per la ricerca qualitativa dell'antigene specifico del virus Sars-Cov-2; inoltre, risulta essenziale che le forniture per l'esecuzione del test molecolare, già concordate, vengano completate con tempestività»
Entrando nello specifico di queste ultime, Fedriga ricorda ad Arcuri «la mancanza di tamponi nasali, di un caricatore automatico di piastre per la strumentazione Thermo Fisher Scientific in dotazione all'Azienda sanitario universitaria giulia di Trieste e, non ultima, l'urgenza di individuare soluzioni alternative ai test rapidi della DiaSorin, la cui capacità produttiva non riesce a soddisfare le richieste che pervengono da tutte le regioni italiane». 
CONFINI CON 58 VALICHI TERRESTRI
L’obbligo di comunicare la provenienza da Croazia o Grecia spetta al soggetto che entra in Friuli Venezia Giulia; le forze dell’ordine si adoperano per controlli che, per quanto riguarda la frontiera terrestre, «saranno a random, posta la lunga linea di confine da Tarvisio a Muggia e il numero di valichi, 58». Inoltre, le segnalazioni dei rientri vanno inviate al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria di riferimento, «non si fanno tamponi sul confine», né in aeroporto o in porto. Il prefetto di Trieste e commissario di Governo Valerio Valenti puntualizza così procedure e prime criticità relative all’applicazione dell’ordinanza ministeriale che da ieri ha chiesto il test per Covid-19 (entro 48 ore) a chi entra in Italia da Croazia, Grecia, Malta e Spagna, a meno che non siano in possesso di un referto risalente al massimo a 72 ore prima. Una misura che impatta direttamente sul Friuli Venezia Giulia per la presenza dell’aeroporto, dei porti (compresi quelli per le barche da diporto) e, non certo ultimo, per il confine terrestre, porta da e per i Balcani.
INFORMAZIONI E NUMERI UTILI
 Per informazioni specifiche sul rientro in Italia per tutte le persone per cui è previsto l'obbligo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario in arrivo da Stati o Paesi esteri diversi da quelli facenti parte dell'Unione Europea è possibile chiamare il numero verde della Protezione Civile 800500300 o scrivere un messaggio e-mail a quesiti.covid19@protezionecivile.fvg.it.
I contatti dei Dipartimenti di Prevenzione della Regione Autonoma
Friuli Venezia Giulia sono i seguenti:  ASU FRIULI CENTRALE - Udine 0432 553264
covid19.prevenzione@asufc.sanita.fvg.it;  ASU GIULIANO ISONTINA - Gorizia 0481 592836 - 0481 592874
infettive.profilassi@asugi.sanita.fvg.it; ASU GIULIANO ISONTINA - Trieste 040 3997492 - 040 3997490
profilassi.dip@asugi.sanita.fvg.it; AS FRIULI OCCIDENTALE - Pordenone 0434 369952
covid19.segnalazioni@asfo.sanita.fvg.it

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