La vecchia stazione diventa ristorante. Dopo dieci anni rivive Resiutta

Nasce il punto di ristoro e di noleggio lungo l’Alpe Adria. Una littorina come museo, in futuro una nuova ciclabile

Domenica 9 Luglio 2023 di Tiziano Gualtieri
La vecchia stazione diventa ristorante. Dopo dieci anni rivive Resiutta

RESIUTTA - Ci sono voluti quasi dieci anni e un milione e mezzo di euro, ma l’ex stazione di Resiutta sta per tornare agli antichi fasti. Dismessa nel 1995 dopo oltre un secolo di onorato servizio, nel 2017 è stato inaugurato il tratto Resiutta-Moggio della ciclovia Alpe Adria con l’intento di offrire servizi agli amanti del turismo “slow”.

Per troppo tempo, però, chi passava lungo la strada vedeva solo una stazione lasciata a se stessa. 


L’iter

«Ci abbiamo messo un po’ - racconta con emozione Francesco Nesich, sindaco di Resiutta - ma ora siamo pronti perché il sogno diventi realtà». E si tratta di una gran bella realtà fatta non solo del classico bar-ristorante ricavato in una vecchia stazione, ma anche di un info point, servizi igienici e noleggio di e-bike automatizzato, parcheggi con ricarica per auto elettriche, area camper attrezzata e, nel prossimo futuro, un museo a cielo aperto e un parco giochi inclusivo. Resiutta, che si candida a diventare un grande hub per il turismo “slow”, offre anche una chicca: la possibilità di visitare a una littorina risalente al 1959. «Non volevamo intercettare solo chi percorre la ciclovia, ma anche portare persone nuove che ora potranno lasciare il camper o l’auto, noleggiare una bici e muoversi a impatto zero. Speriamo che questa realtà diventi una nuova possibilità di riscatto per il nostro territorio». 


Nuova vita

La stazione, grazie alla voglia imprenditoriale di Franco Revelant gestore del nuovo punto di ristoro ha aperto qualche giorno fa. «Dare servizi è importante - prosegue Nesich - come lo è creare posti di lavoro per combattere lo spopolamento». Il bar-ristorante rimarrà aperto tutto l’anno. Durante l’estate per l’intera settimana, nei mesi invernali solo per i weekend. Come tutte le sfide ambiziose, le attese sono tante ma la volontà di creare un punto di riferimento per un cicloturismo culturale non manca. In quest’ottica si inserisce la ciliegina sulla torta: la littorina ristrutturata. Giunta nel giugno 2019 su dono delle Ferrovie Udine Cividale, “sfregiata” dal tempo ma soprattutto da numerosi writers, è tornata lucida e fiammante grazie a contributi di Open Leader e risorse comunali. A occuparsi del certosino lavoro di ripristino è stata la ditta specializzata Laar. Gli interventi hanno permesso di mantenere alcune porzioni originali come il motore, le cabine di testa e di coda e una parte dei sedili. Il resto è stato ammodernato diventando area ristoro e spazio museale multimediale. La parola d’ordine del progetto, infatti, è stata l’inclusività. Per questo è stata posta ribassata rispetto la banchina, così da renderla accessibile anche a chi ha problemi di deambulazione mentre l’interno sarà dotato di apparecchiature speciali per ciechi e ipovedenti. Poco distante, inoltre, sarà realizzato un parco giochi con strutture accessibili a tutti. L’area divertimento però non finisce qui: a breve nascerà anche un museo a cielo aperto dedicato alla ferrovia. «Grazie alla collaborazione con l’associazione Vecchi Binari Fvg e al materiale rotabile che abbiamo nei nostri magazzini, poseremo un chilometro di binari, dove troveranno dimora altre “chicche”, tra cui una locomotiva». La zona riqualificata si candida dunque a diventare sempre più un’area destinata al cicloturismo a tutto tondo. «Il prossimo anno apriremo anche un moderno ciclostello ricavato nell’area dell’ex poliambulatorio e poi con la Comunità di Montagna e il Comune, realizzeremo un percorso ciclabile che colleghi Resiutta a Resia».

Ultimo aggiornamento: 17:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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