La scuola più piccola è sui monti: qui tutti i bambini suonano il violino

Venerdì 18 Maggio 2018 di Paola Treppo
La scuola più piccola è sui monti: qui tutti i bambini suonano il violino

TAIPANA (Udine) - C'è una piccola scuola sulle montagne del Friuli che conta appena 21 alunni tra asilo ed elementari. Penalizzati? Macché: suonano tutti il violino, gratis. Se lo possono portare pure a casa. E poi, oltre all'inglese e al friulano, imparano anche la lingua slovena.

La scuola non si tocca
Siamo a Taipana, in provincia di Udine, un paese della cosiddetta montagna povera, al confine con la Nuova Repubblica, che soffre per la piaga dello spopolamento al pari di tanti altri piccoli e piccolissimi centri della Carnia e dell'Alto Friuli. Ma qui, l'amministrazione comunale, retta da un sindaco giovanissimo, Alan Cecutti, grazie alla caparbietà di associazioni, insegnanti e di tante famiglie, la scuola non si tocca. Perché se chiude, allora muore anche il paese. Così, per non perdere iscritti, l'offerta viene potenziata e ampliata in ogni direzione. Anche puntando sulla musica. 

Arrivano i violini 
Per l’anno scolastico 2017-2018, infatti, la sezione di Taipana della scuola di musica MusicaMia dedicata a Renato della Torre, sostenuta economicamente dall’amministrazione comunale e con l’approvazione della dirigenza scolastica di Tarcento, è stata in grado di offrire agli allievi della scuola taipanese la prestigiosa collaborazione di Elena Allegretto per l’insegnamento del violino.

Si impara già all'asilo
Da queste sinergie, MusicaMia ha acquistato un numero di violini tale da permetterle di consegnare, in comodato d’uso gratuito, uno strumento personalizzato a ciascun allievo affinché i violinisti in erba abbiano la possibilità di esercitarsi e divertirsi pure a casa. Elena Allegretto, ideatrice e direttrice della scuola di musica Emma di Treppo Grande, ha accettato di collaborare con MusicaMia presentando e realizzando il progetto “Imparare il violino nelle scuole dell’infanzia e primaria di Taipana” introducendo di fatto la didattica del metodo Suzuki. 

Il metodo Suzuki
Di cosa si tratta? Ascoltando e ripetendo con costanza i brani musicali proposti dal maestro e dal genitore, con questo metodo il bimbo impara a suonare il proprio strumento in modo naturale, così come ha imparato a parlare, camminare e ad andare in bicicletta. Col metodo Suzuki, già a partire da 3 anni, i bimbi partecipano a lezioni collettive molto divertenti di Children Music Laboratory, grazie alle quali acquisiscono, giocando e cantando, i primi rudimenti di coordinazione, manualità ed educazione dell’orecchio, fondamentali per il futuro approccio allo strumento.

A 4 anni si suona 
A 4 anni possono già decidere di avvicinarsi allo strumento vero e proprio, dapprima ancora in gruppo e successivamente con lezioni individuali, sempre all’insegna del divertimento. Questo è quello che succede nella scuola di Taipana: alle materne si comincia con l’apprendimento di varie canzoncine e già dall’ultimo anno ci si avvicina allo strumento vero e proprio, per fissare bene la postura corretta e i primi rudimenti di esecuzione; alle primarie si impara a suonare il violino con divertenti esercizi di gruppo pensati appositamente per questo fine.

​Per le vacanze anche pianoforti, batteria e chitarra
Il corso è partito in ottobre e terminerà alla fine dell’anno scolastico. Prima delle vacanze ci sarà una festa e i bimbi, tutti assieme, si esibiranno in un concerto. Quindi i violini saranno restituiti all’associazione e sistemati nella saletta della ex latteria adibita a sala di musica, concessa dall’amministrazione a MusicaMia. Nella saletta ci sono due pianoforti, una batteria e una chitarra per bambini, oltre a un sostanzioso lascito di spartiti e di dischi a 33 giri di musica classica regalati dagli eredi Moscatelli di Tarcento a MusicaMia.

Lo spopolamento
​Taipana si sta spopolando. Al primo gennaio del 2017 i cittadini erano 615 in tutto, tra maschi e femmine, mentre al 31 dicembre scorso erano scesi a 596: 19 anime in meno, che sono tante su un totale di residenti che si avvicina pericolosamente a quota 500; le amministrazioni comunali che si sono succedute in questi ultimi dieci anni hanno fatto il possibile per arrestare la piaga dello spopolamento partendo dal mantenimento della scuola, dell’ufficio postale e del servizio efficacie di trasporto con i mezzi pubblici.

Un paese dove si lotta ogni giorno 
Anche adesso si lotta per le strade, per avere maggiori servizi, in particolare per le famiglie con figli piccoli, che sono poche, purtroppo.

La maggior parte della popolazione è anziana, come dimostrano i dati sul numero di unità familiari presenti: nel corso dei 12 mesi del 2017 si è passati, infatti, da 350 famiglie a 337; in buona sostanza sono parecchie le persone che vivono sole; la media è di una, due persone per famiglia.

Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 11:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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