Dalla Sicilia per amor Alpino, il pasticcere tiktoker sforna brioche giganti da 670mila clic

Venerdì 19 Gennaio 2024 di Camilla De Mori
Fausto Di Salvo e la sua brioche gigante

UDINE - «Accatto Carusi!» è la sua parola d'ordine. La brioche maxi taglia, che arriva a pesare fino a sei etti, la sua chiave per il successo mediatico che lo ha portato a raggiungere «fino a 672mila visualizzazioni». E dire che tutto, a sentire il racconto di Fausto Di Salvo, titolare da ottobre del 2016 della pasticceria Galimberti di via Gemona, è partito quasi per caso.

I VIDEO
«Ho iniziato a fare i video a maggio scorso, quando ho lanciato il nostro nuovo format, la MyBrioche, una brioche gigante, dolce o salata, che può avere fino a sei farciture e arrivare a pesare fino a sei etti. Un prodotto cucito su misura, cinque volte una brioche normale. Così, scherzando, ho detto: faccio dei video per far vedere com'è fatta. Il primo giorno, dopo aver fatto un video senza grandi pretese, ho pensato: "La offrirò ai clienti". Invece, alle 9 in punto, c'erano 60 persone in fila. Poi ho continuato a fare i video, perché ho visto che funzionava, anche per spiegare altri prodotti». Potenza di internet e anche della parlantina sicula, condita da tormentoni come "powerr" (con doppia erre) e «mezza parola». E così, zippando di social in social, lo si vede in divisa da pasticciere con la Sacher o i panettoni, ma anche «con la mafalda (un pane tipico ndr) con le panelle, che fa parte dello street food siciliano», mentre è intento a fare una pausa succulenta. «Da quando la gente ha iniziato a vedere i miei video, hanno iniziato a chiedermi anche i prodotti della mia terra.

Prima avevo provato a proporli ma senza successo. Invece, i video arrivano a un pubblico più ampio».

GLI INIZI
La storia di Fausto, infatti, comincia in Sicilia. «Da Carlentini, in provincia di Siracusa, il triangolo d'oro delle arance». A portarlo in Friuli è stata una penna nera. «Ci sono arrivato nell'aprile del 1999. Sono partito volontario da Catania e penso di essere stato l'unico, allora, a specificare "Friuli" e "alpini". Mi hanno fatto vedere dov'era il Friuli e mi hanno detto: "Ma sei sicuro? Hai capito dov'è Udine?". Io ci ero stato con i boy scout ed ero rimasto innamorato di questi paesaggi. Vedere le fattorie in montagna mi sembrava di essere nel film di Heidi. Mi sono detto: andrò a vivere lì. E ce l'ho fatta. Ero militare di carriera nella Julia. Mi sono congedato: volevo la garanzia di restare a Udine». Poi, dopo aver gestito con la moglie «dei bar con appalti pubblici in bar e caserme, ho deciso di avere una cosa mia, in modo da poter avere tutti i tipi di clienti, da quello che beve il caffè a chi mangia i dolci. E così siamo arrivati a Galimberti. Ma prima ho gestito anche un panificio in viale Palmanova».

IL PUBBLICO
«Il video che ha avuto maggior successo è stato quello pubblicato da una pagina friulana che si occupa di food», che ha parlato del cornetto gigante di Udine. «Anche loro sono rimasti incuriositi. Il video è diventato virale. Ha ottenuto 672mila visualizzazioni. Tutti risultati organici. Non sono stati sponsorizzati. Sono tutti spontanei, gente che lo ha visto e rivisto». Ormai il format della maxi brioche è diventato per Di Salvo un marchio di fabbrica. «Prima, Galimberti era una pasticceria frequentata soprattutto da udinesi. Oggi vengono appositamente da Vicenza, da Verona, addirittura da Vienna. Chiamano il giorno prima per prenotare un tavolo. Poi, ovviamente, arrivano da tutta la regione, soprattutto tanti triestini. Spaventoso: non me lo immaginavo neanch'io. I clienti più lontani arrivavano dall'America. Erano in ferie in Veneto, hanno visto il video e sono venuti. Ma sono arrivati anche dalla Germania». Il colmo per un siciliano in Friuli è che oggi i dolci percorrono la penisola anche dal Nord al Sud: «Mi chiamano anche dal centrosud per avere le MyBrioche. Inizieremo fra qualche mese a spedirle, disassemblate, con le creme e le granelle nei barattolini». «Con l'uso dei social sto facendo conoscere i prodotti della mia terra, anche i meno "commerciali", non trascurando le tradizioni friulane a cui tengo come quelle siciliane».

IL FUTURO
Il futuro sembra promettente, ad ascoltare Fausto. «Ho trovato degli investitori, ma non dico di più per scaramanzia, per aprire una catena nei centri storici delle grandi città dove c'è turismo. Ho avuto - sostiene - diverse proposte e ho valutato quella che andava meglio. Dovremmo iniziare a metà del 2024».
 

Ultimo aggiornamento: 18:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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