Senzatetto ucciso a Udine: il cadavere scoperto nell'androne di un palazzo. «Luca era una persona mite» Foto

«Le indagini spaziano a 360 gradi» dice il Procuratore Massimo Lia. La verità potrebbe emergere dai filmati delle telecamere della video-sorveglianza

Sabato 15 Aprile 2023
Uomo trovato morto a Udine, la vittima è Luca Tisi

UDINE - Delitto a Udine. Un uomo è stato trovato senza vita stamani. Si tratta di Luca Tisi, un senzatetto di 59 anni, originario di Castions di Zoppola (Pordenone). Il cadavere è stato rinvenuto in una zona di passaggio entro un edificio, tra via San Daniele e viale Volontari. Il personale sanitario, inviato dalla Sores Fvg, ha tentato inutilmente di rianimare l'uomo.

E' stato un omicidio

Sul corpo c'erano evidenti segni di aggressione.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia scientifica, della Squadra Volante e della Squadra mobile, con il medico legale. Gli agenti stanno visionando i filmati delle telecamere in zona e raccogliendo testimonianze per individuare gli autori dell'aggressione.

Chi e' la vittima e quella rapina di 19 anni fa

Quella galleria era diventata la sua casa da quando c'era stato il primo lockdown, nel 2020. E proprio lì, in centro a Udine, tra palazzi affollati, bar ed esercizi commerciali, è stato trovato morto Luca Tisi. Era un senzatetto. Una sua precisa scelta di vita dopo un periodo turbolento in cui aveva anche commesso una rapina a un commerciante, a Zoppola (Pordenone), per la quale era stato condannato a due anni di reclusione. Da allora, era il 2004, si era però distinto per essere tornato una persona pacifica. La sua giornata era sempre la medesima: la mattina andava in stazione ferroviaria per farsi la doccia, mangiava qualcosa nei bar della galleria - spesso colazione e panini offerti da gestori e residenti - la sera sotto le coperte proprio nell'angolo dove è stato ucciso. Il suo corpo è stato trovato, poco prima dell'alba di oggi, da una giovane che rientrava a casa, in una pozza di sangue per una profonda ferita alla gola e un ematoma alla nuca. Gli agenti della Polizia scientifica e della Squadra Mobile e Volante hanno avuto da subito pochi dubbi: omicidio. Tesi confermata dal medico legale.

Le indagini

«Le indagini spaziano a 360 gradi - ha detto il Procuratore di Udine, Massimo Lia - stiamo facendo verifiche capillari». La verità potrebbe emergere dai filmati delle telecamere della video-sorveglianza di cui la galleria è zeppa. Di notte, quando è avvenuto il delitto, transitano pochissime persone, l'autore o gli autori dovrebbero essere stati immortalati. I residenti sono addolorati, stupiti e preoccupati: «Luca era una persona mite: più volte gli era stata prospettata la soluzione di un dormitorio pubblico, ma aveva sempre rifiutato. Aveva deciso che la sua vita sarebbe stata all'aria aperta. Accettava di buon grado se qualcuno gli offriva un cappuccino o un pacchetto di patatine, ma aveva una grandissima dignità: prima di uscire dai bar della zona si accertava sempre che il conto delle sue consumazioni fosse stato saldato». «Non c'è motivo perché qualcuno possa essersi accanito in quel modo contro di lui - sostengono gli esercenti della zona - in tre anni che lo vediamo non è mai stato molesto, non ha mai importunato nessuno. Era una presenza costante ma che non dava nell'occhio. Ci dispiace tanto per questo epilogo così doloroso e anche perchè non ha voluto accettare l'aiuto che alcune persone del quartiere gli avevano offerto: in una struttura per persone indigenti non avrebbe subito questa fine drammatica». Ma lui forse aveva rinunciato proprio perché per una decina di anni era stato ospite di strutture per indigenti; ora, nonostante anche gli appelli della Caritas, aveva preferito non rientrarci.

 

Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 21:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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