Udine, migranti gettati in strada da un furgone

Domenica 20 Settembre 2020 di Camilla De Mori
Udine, migranti gettati in strada da un furgone
2
FIUMICELLO (UDINE) Migranti gettati fuori dal furgone in corsa come oggetti di cui disfarsi. Un episodio che fa «rabbrividire» il prefetto di Udine, Angelo Ciuni: «Stiamo raggiungendo delle vette di barbarica violenza», dice.

IL FATTO
Secondo le prime testimonianze raccolte, ieri mattina, intorno alle 8, i tre profughi sarebbero stati scaraventati dal mezzo su cui viaggiavano all'altezza di Borgo Sandrigo nel territorio comunale di Villa Vicentina nella Bassa friulana. Alcuni passanti avrebbero assistito alla scena. Dei tre, a quanto si è potuto apprendere, uno rischia un occhio, uno ha un piede schiacciato e il terzo una gamba rotta: sono stati portati per le cure del caso al pronto soccorso di Palmanova in ambulanza. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della Compagnia della città Fortezza, che stanno cercando di ricostruire la dinamica dell'episodio e la provenienza del mezzo. L'ipotesi è che il furgone fosse diretto nella zona di Cervignano, dove sono stati rintracciati poco dopo altri nove profughi vicino alla stazione. 

IL PREFETTO
«La vicenda - dice il prefetto Ciuni - è sotto l'attività di polizia giudiziaria. I passeur sempre più senza scrupoli? Direi che stiamo raggiungendo delle vette di barbarica violenza veramente inattesa e inaudita. Una cosa che fa veramente rabbrividire. Già di per sé il traffico di persone con la cognizione che si sta sfruttando il disagio di qualcuno facendolo pagare è vergognoso in sé, ma arrivare a questo punto... Non so nulla della vicenda, ma sono curioso di capire, quando questi poveretti potranno rilasciare qualche informazione all'autorità giudiziaria, cosa sia accaduto. Una cosa che mi ha lasciato completamente basito. Non era mai successo prima». Ciuni è attonito e indignato: «Uno dei migranti - rileva anche il prefetto - rischia di perdere un occhio. Una cosa allucinante. Non solo incomprensibile. Lascia senza parole».

SPAZI
Ieri i nuovi rintracci si sono scontrati una volta di più con la carenza cronica di spazi per il periodo di quarantena dei profughi individuati. «Posti - dice Ciuni - in provincia di Udine non ne abbiamo finché non troviamo qualche sistemazione. Chiederemo aiuto alle altre Prefetture della regione, se ci ospitano un po' di persone, ma anche Trieste è alle prese con nuovi arrivi. Da sempre ci diamo scambi di aiuti laddove è possibile». Fortunatamente, in via Pozzuolo a Udine non ci sono più le decine di migranti costretti a dormire in corriera perché un posto per loro non c'è: un fatto che aveva fatto gridare allo scandalo le associazioni impegnate nell'accoglienza. «Alla diffida ho già risposto - spiega il prefetto -. È una situazione purtroppo legata al fatto che non si trova niente sul territorio che sia disponibile».

MILITARI
Intanto sono arrivati i cinquanta nuovi militari destinati a rimpolpare i ranghi per i controlli: si tratta degi uomini del Genova Cavalleria IV di Palmanova, inquadrati nel raggruppamento Veneto-Friuli Venezia Giulia nel contesto dell'operazione Strade sicure. 

LA ROTTA
Il prefetto di Trieste Valerio Valenti ha tenuto a sottolineare come i rinforzi siano la testimonianza più tangibile dell'attenzione che il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese (di recente in visita in regione) ha verso la zona di confine del Friuli Venezia Giulia, punto cruciale della rotta balcanica dei trafficanti di uomini, che si muovono con più mezzi a staffetta e adattano i loro metodi per cercare di aggirare i controlli delle forze dell'ordine.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci