Comunali a Udine: a Palazzo d'Aronco la battaglia si gioca sulla sicurezza e sulla differenziata

Tanti temi caldi, dal recupero Safau a Borgo stazione, ai passaggi a livello

Sabato 1 Aprile 2023 di C.D.M.
Comunali a Udine: a Palazzo d'Aronco la battaglia si gioca sulla sicurezza e sulla differenziata

UDINEE - Nel capoluogo friulano sono diversi i temi che stanno tenendo banco in questa campagna elettorale. Una delle strade più battute, soprattutto dai diretti avversari dell’uscente Pietro Fontanini, è quella che riguarda la raccolta porta a porta dei rifiuti, oggetto, in questi ultimi anni, di strali da parte di diversi cittadini (su Facebook c’è anche un gruppo ad hoc che pubblica le foto delle immondizie lasciate in giro per le strade o i cumuli di bidoncini fuori dalle palazzine) e di una polemica cavalcata a più riprese dalle opposizioni. Ora, per esempio, Alberto Felice De Toni, sostenuto da una buona fetta del centrosinistra, ha coniato l’acronimo “Vonde” per mandare in pensione il sistema porta a porta inaugurato dalla giunta uscente.
Un altro tema forte è legato ai passaggi a livello di Udine est, che tagliano in due la città e che sinora nessuna amministrazione (di centrosinistra e di centrodestra) è riuscita a far eliminare. Ma è di pochi giorni fa l’asso calato da Fontanini, che è andato a Milano a incontrare il ministro Matteo Salvini, anche leader del Carroccio, per incassare la promessa di finanziamenti freschi (servono 75 milioni) per ultimare i lavori che servono per far passare anche i treni passeggeri nella linea di cintura. Al centro delle priorità dei candidati, da Fontanini a De Toni, da Ivano Marchiol a Stefano Salmé, seppur in modo diverso, i servizi ai cittadini.

In primo piano, in particolare, l’attenzione all’ospedale e alle sue carenze. È di pochi giorni fa il presidio della lista che sostiene Salmé davanti al Santa Maria della Misericordia. Ma anche De Toni sollecita soluzioni nuove per tamponare i disservizi, a partire da un «welfare condominiale». La riqualificazione urbana interessa un po’ tutti. Sul tema si è speso moltissimo Ivano Marchiol, che dal 2018, con il Comitato autostoppisti (poi diventato lista civica), è impegnato a cambiare volto a Udine. Come Marchiol, anche De Toni ha fatto una proposta per piazza Primo maggio. Il futuro dell’ex Safau sta molto a cuore non solo all’ex rettore, ma anche al sindaco uscente: Pietro Fontanini, infatti, ha ricordato il maxi progetto Udine 2050 che prevede l’interramento dei binari dall’ex Safau fino all’ex scalo di via Buttrio e il recupero di 15,8 ettari. Un altro tema cardine su cui si giocherà la partita elettorale è quello della sicurezza, cavallo di battaglia non solo della Lega ma anche, per esempio, di Salmè. Se Fontanini si vanta di aver portato in borgo stazione il presidio della Polizia locale, i suoi avversari gli rinfacciano di essere dovuto ricorrere all’aiuto dell’Esercito per far fronte alle criticità.


IL DISGUIDO
Ieri, i lavori della commissione elettorale di Palazzo D’Aronco erano ancora in corso e le bocche erano cucite. A quanto filtra, però, pare che ci sia stato qualche problema (ma subito risolto) con alcuni certificati elettorali in formato elettronico che dovevano essere autenticati. Questi documenti, infatti, devono essere presentati sia per i singoli candidati consiglieri sia per i sottoscrittori. Da qualche tempo è possibile richiederli via posta elettronica certificata, ma, una volta ricevuti dall’ufficio elettorale, devono essere stampati e autenticati.

Ultimo aggiornamento: 09:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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