Boccata d'ossigeno per gli ospedali: via libera all'assunzione di oltre 300 precari

Giovedì 4 Agosto 2022 di Loris Del Frate
Nuove assunzioni in ospedale

PORDENONE - Per cercare di dare un pò di ossigeno alla sanità regionale la regione fa un passo importante: stabilizza gran parte del personale precario che ha lavorato o sta lavorando nelle strutture della regione.

Una boccata di ossigeno anche se non risolverà tutti i problemi che - è giusto sottolinearlo - hanno origini che vanno ben oltre questa amministrazione, comprese quelle di centrosinistra che hanno governato prima. Ieri, 3 agosto, infatti, sono stati definiti i percorsi di stabilizzazione del personale precario del comparto sanità. Si tratta di procedure di stabilizzazione aggiuntive, che dovranno essere attuate entro il 31 dicembre 2023.

I NUMERI
Da una prima ricognizione, al 30 giugno scorso risultano stabilizzabili 216 persone di cui 42 sono dell'area della dirigenza e 174 del comparto, fra questi ultimi 40 sono infermieri, 107 operatori socio sanitari, 11 fisioterapisti, oltre ad altre figure. Le aziende faranno un'ulteriore ricognizione rispetto a chi ha maturato i requisiti, ma non è più in servizio, che si concluderà entro il 30 novembre prossimo. In pratica potrebbero esserci un altro centinaio in più che potrebbero scendere in campo entro la fine dell'anno. Non solo. A questi si sommeranno anche le nuove leve che da settembre - ottobre prenderanno servizio negli ospedali. In gran parte infermieri pescati dalle graduatorie, ma si concluderanno anche gli iter per diversi medici.

L'INCONTRO
Ieri il vicegovernatore con delega alla salute, Riccardo Riccardi, ha incontrato le segreterie delle organizzazioni sindacali del comparto sanità e della dirigenza medica. Una risposta importante dopo che da più parti si era alzata la protesta per turni massacranti a causa del poco personale presente. Nel dettaglio - ha specificato Riccardi - potrà beneficiare della stabilizzazione il personale del comparto appartenente ai ruoli sanitario e sociosanitario che, alla data di assunzione, non abbia un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, anche in qualifica inferiore, presso una pubblica amministrazione. Possono essere destinatari della stabilizzazione anche coloro che alla data dell'assunzione a tempo indeterminato, siano cessati dal servizio. È richiesta un'anzianità di servizio con rapporto di lavoro subordinato di 18 mesi, anche non continuativi, di cui almeno 6 nel periodo emergenziale tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022.

SOLDI IN PIÚ
Sempre Riccardi ieri si è confrontato anche con le organizzazioni sindacali mediche per indirizzare le risorse relative all'attività di compilazione e invio delle certificazioni Inail, pari a circa un milione di euro e sulle integrazioni di risorse destinate a incrementare i fondi contrattuali per il trattamento economico accessorio della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria pari a 289.800 euro. Entrambi gli accordi sono stati sottoscritti. Per il vicegovernatore si tratta di due intese importanti che destinano circa 1,3 milioni di euro a beneficio dei medici. Un risultato che l'esponente della Giunta ha salutato con soddisfazione e che anche le parti sindacali intervenute hanno apprezzato. Sul primo accordo, come è stato spiegato, le quote determinate per la Regione relative agli anni 2019, 2020 e 2021, sono ripartite tra le tre Aziende sanitarie sulla base delle certificazioni Inail estratte dal sistema regionale di registrazione degli infortuni e rilasciate l'anno precedente ai pronto soccorso e i punti di primo intervento di ciascuna azienda. Si tratta di risorse complessive pari a 329 mila euro nel 2019 incrementate a 330 mila nel 2020 e a 332 mila nel 2021. Queste risorse vanno a sommarsi al fondo per la retribuzione di risultato e saranno finalizzate alla remunerazione dei medici assegnato ai pronto soccorso e ai punti di primo intervento.

 

Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 12:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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