TORVISCOSA (Udine) - Nuova esposizione al Centro informazione e documentazione di Torviscosa con inaugurazione sabato primo aprile alle 17.30. A conclusione del progetto europeo “Città dell’autarchia e della cellulosa”, che ha finanziato un ampio lavoro di recupero e valorizzazione del patrimonio storico documentario di Torviscosa, il Cid presenta la storia di Torviscosa nei suoi aspetti storici, urbanistici e ambientali.
Dagli archivi delle aziende
Il percorso espositivo è stato elaborato soprattutto sulla base delle fonti primarie, cioè dei documenti dell'archivio storico comunale, dell'archivio dell'azienda agricola Torvis, dell'archivio storico Snia e dell'archivio Caffaro, aziende che hanno fatto la storia di Torviscosa e che ora ne conservano la memoria.
Lo sviluppo urbanistico della città di fondazione
Una parte rilevante dell'esposizione è dedicata alla storia dello sviluppo urbanistico del paese, riassunta attraverso piani regolatori, progetti e planimetrie conservati in numerosi archivi locali e nazionali. La ricerca storica si è allargata in realtà anche ad archivi esteri, dove sono stati ritrovati in particolare alcuni documenti riguardanti la figura di Franco Marinotti, il poliedrico presidente della Snia che ha dato origine all'impresa di Torviscosa.
Come nasce Torviscosa
Raccontare la storia di Torviscosa non può prescindere da un'introduzione al contesto storico degli anni Trenta e soprattutto di alcuni temi che hanno caratterizzato quel periodo e che sono stati alla base anche della nascita della città industriale della Bassa friulana: le bonifiche, la “battaglia del grano”, l'autarchia. Torviscosa nasce infatti per volontà della Snia Viscosa proprio con l'intento di rispondere alla politica economica inaugurata dal regime fascista con una produzione di cellulosa ricavata da una materia prima nazionale: la canna gentile.
La città della cellulosa
Torviscosa viene così battezzata in un primo tempo la “città dell'autarchia”, per diventare in seguito la “città della cellulosa”, «Definizione magari più prosaica, ma senza dubbio più realistica - dice l'assessore alla cultura, Mareno Settimo -. Nei documenti ritrovati e inventariati in questi anni di lavoro emerge chiaramente che la produzione di cellulosa a partire dalla canna gentile si era dimostrata fin da subito poco vantaggiosa. Questo iniziale insuccesso ha obbligato però la Snia Viscosa a ricercare un'alternativa e sono state proprio queste ricerche a far diventare la società una delle maggiori imprese nel settore dei tessili artificiali a livello internazionale e Torviscosa una delle sue eccellenze».
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