Allarme povertà giovanile: in Friuli
Venezia Giulia 1 bimbo su 5

Mercoledì 16 Novembre 2016 di E.B.
Allarme povertà giovanile: in Friuli Venezia Giulia 1 bimbo su 5
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TRIESTE - Più di un ragazzo su cinque vive in condizioni di povertà relativa anche in Friuli Venezia Giulia, una delle Regioni che per condizione dell'infanzia e dell'adolescenza è una delle meglio posizionate a livello nazionale. Il dato allarmante emerge dall'Atlante dell'Infanzia di Save the Children diffuso oggi. Più di un terzo dei ragazzi del Friuli Venezia Giulia non ha letto un libro nel 2015 e quasi la metà non è andata al teatro o a un museo. Bene invece la copertura degli asili nido e dei servizi integrativi, presenti nel 99,5% dei Comuni della regione a fronte di un tasso del 57,3% in Italia. Il Friuli Venezia Giulia detiene inoltre il tasso di dispersione scolastica più basso in Italia che si attesta al 6,9% contro quello nazional pari al 14,7% e inferiore anche alla media europea dell'11%. Tra gli adolescenti, circa il 12% degli alunni di 15 anni - oltre 1 su 10 - non raggiunge il livello minimo di competenze in matematica e in lettura, a fronte, rispettivamente del 24,7 e 19,5% della media nazionale. Proprio la scorsa settimana in 6.Commissione del Consiglio regionale, su questi temi si era soffermato il Garante dei diritti della persona parlando, in merito alla povertà giovanile, di «conseguenze devastanti sul presente e sul futuro». 

Dall’Atlante 2015 di Save the Children, emerge che la percentuale di minori in povertà relativa, ossia di minori che vivono in famiglie che possono permettersi un livello di spesa modesto e comunque inferiore alla media nazionale (fissata nel 2014 in 1.698 euro per una famiglia di 4 persone), in Friuli Venezia Giulia è stimata tra il 19,8 e il 22,1% e la variazione della povertà relativa minorile, nel periodo 2013-2014, è ritenuta in crescita del 5,4%. Per quanto riguarda la spesa pro capite per servizi sociali destinati a famiglie e minori, a livello regionale, nel 2012 (fonte Istat), il Friuli Venezia Giulia si collocava sopra le media (177 euro a fronte di quella nazionale pari a 113 euro): negli anni 2012-2013 i bambini sotto i 3 anni presi in carico dai servizi socio educativi per la prima infanzia corrispondevano al 15,5% (la media italiana era invece del 13% mentre l’obiettivo di Lisbona a cui tendere era del 33% con uno scostamento, dunque, per la nostra regione, del 17,5%). Nel 2014, il reddito medio pro capite in regione è stato superiore alla media nazionale (17.849 euro a fronte dei 16,5 in Italia). Il Garante invita dunque la politica ad accendere i riflettori sulla povertà minorile e sulle possibili risposte: i minori che vivono in famiglie con capacità di spesa inferiori alla media nazionale sono oltre 20mila e costituiscono il 13,2% di tutti i bambini e i ragazzi presenti nelle famiglie del Friuli Venezia Giulia.
 
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