Vincenza Saracino, chi era la donna uccisa nel casolare. Dal lavoro nel sexy shop all'ultimo avvistamento

Aveva 50 anni, originaria di Molfetta, da tempo si era trasferita a Treviso. Viveva in strada San Vitale assieme al marito Carlo Stefanato

giovedì 4 luglio 2024 di Mauro Favaro
Vincenza Saracino, chi era la donna uccisa nel casolare. Dal lavoro nel sexy shop all'ultimo avvistamento

PREGANZIOL (TREVISO) - Vincenza Saracino aveva 50 anni, originaria di Molfetta, da tempo si era trasferita a Treviso.

Viveva in strada San Vitale assieme al marito, titolare del sexy shop De Sade di Preganziol. Aveva una figlia maggiorenne. Vincenza lavorava nello stesso sexy shop gestito dal marito, in via Gagliazzo. Si spostava spesso in bici tra casa e luogo di lavoro. Martedì pomeriggio doveva andare a fare la spesa. Anche in quell’occasione aveva inforcato la sua city-bike azzurra, con cestino e portapacchi nero. Poi, però, era sparita nel nulla. La famiglia aveva subito denunciato la scomparsa ai carabinieri di Treviso. Le ricerche erano in corso in tutta la zona.

L'ultimo avvistamento e la scoperta del corpo

L’ultimo avvistamento alle 17.30 di martedì zona IperLando lungo il Terraglio. Tutte le speranze si sono infrante nel tardo pomeriggio di ieri, quando Vincenza è stata trovata senza vita, con una profonda ferita al collo, all’interno di un’ex officina abbandonata lungo via Maleviste, nella campagna di San Vitale. Un punto compatibile con il percorso compiuto per spostarsi tra il luogo di lavoro a Preganziol e l’abitazione di Treviso. Stando a quanto ricostruito fino ad ora, sarebbe stata uccisa a coltellate. «Sono ore di apprensione per tutta la comunità – dice Elena Stocco, sindaco di Preganziol – attendiamo che le indagini facciano il proprio corso ed esprimiamo vicinanza a tutte le presone colpite da quanto accaduto. E ringraziamo le forze dell’ordine per il grande lavoro svolto sul campo». Tutti si erano mobilitati. I carabinieri di Treviso stavano setacciando l’intera zona. La prefettura aveva attivato il piano provinciale per le persone scomparse. Le ricerche hanno visto impegnati carabinieri, vigili del fuoco e polizia locale. Più la protezione civile. Fino a quando non è arrivata la notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere. «Vincenza è sempre stata una persona gentile e disponibile – dice chi ha avuto modo di conoscerla, compresi alcuni clienti – lavorava in modo professionale, con garbo e discrezione». Le indagini sono già partite. L’obiettivo ora è fare quanto prima chiarezza su chi e perché ha ucciso Vincenza Saracino.

La violenza

Purtroppo si tratta dell’ennesimo caso di violenza nei confronti delle donne. Il Telefono Rosa di Treviso riceve in media più di 350 richieste di aiuto all’anno. Praticamente una al giorno. Nel periodo segnato dal femminicidio di Giulia Cecchettin, le chiamate sono raddoppiate. Ma la strada pare ancora lunga. Basti pensare che sono già più di 200 le donne che dall’inizio dell’anno ad oggi si sono rivolte ai pronto soccorso degli ospedali della Marca a causa delle violenze subite.

Ultimo aggiornamento: 5 luglio, 11:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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