REFRONTOLO - «State lontani dal Molinetto. Non è pronto e non lo sarà prima di almeno qualche settimana». L’appello viene ribadito quasi ogni giorno dall’associazione che si prende cura dell’oasi più amata delle Colline Unesco così come dall’amministrazione comunale. Si tratta di un avvertimento rivolto ai visitatori per ragioni concrete legate alla sicurezza. Nonostante il sito non sia “presentabile” nemmeno dal punto di vista paesaggistico, sono in molti a volerlo vedere comunque: scavalcano la staccionata e i divieti, raggiungono l’area ricoperta di ghiaia e si mettono a fotografare il caratteristico mulino il più da vicino possibile, cercando di evitare nell’inquadratura la devastazione che circonda l’area esterna. Quest’ultima rappresenta infatti uno dei problemi principali, insieme alla compromissione dell’impianto elettrico, che è già stato sostituito con un sistema provvisorio. Non è la prima volta che il Molinetto viene danneggiato dal suo Lierza: questa volta, però, i danni richiederanno più tempo per venire riparati. Uno dei problemi maggiori (anche da un punto di vista economico) è l’accumulo di ghiaia trasportato dal laghetto alla zona antistante il mulino. «Occorrerà rimuovere il materiale e intervenire nel laghetto stesso, dove si è formato un isolotto», ha spiegato il sindaco Mauro Canal. I danni non riguardano soltanto il sito in sé, ma anche i sentieri tutt’attorno. Il sindaco di Refrontolo, Mauro Canal, ha già avvertito che il ripristino completo richiederà tempo e risorse: «Stiamo facendo una stima dei danni e chiederemo il riconoscimento dello stato di calamità, oltre a un aiuto economico e autorizzativo alla Regione».
La perdita
Il Molinetto della Croda è una delle cosiddette “cartoline del territorio”, presente in quasi ogni dépliant promozionale delle Colline Unesco e ben sfruttato anche dal marketing etichette vitivinicole. È difficile che un turista non decida di visitarlo, anche solo per scattarsi un selfie. Per questa ragione, il fatto che la riapertura entro metà agosto non sia possibile rappresenta una perdita importante non solo per il comune di Refrontolo, ma per tutta l’area Unesco. Nel caso del Molinetto, l’ondata d’acqua ha travolto il piazzale antistante il mulino — il punto da cui i turisti sono soliti ammirarlo — sommergendo l’area con ghiaia, fango e detriti. Il video dell’accaduto è stato diffuso anche online, diventando virale e incuriosendo i turisti che volevano venire a vederlo. La balaustra in legno è stata abbattuta e parte dell’attrezzatura conservata all’esterno è stata danneggiata. Sebbene non siano stati riscontrati danni strutturali, l’intero sito rimane inagibile per motivi di sicurezza. I volontari dell’associazione che gestisce il Molinetto si sono messi subito al lavoro per ripulire le stanze interne, alcune delle quali sono state interessate da un leggero allagamento. Sono stati posizionati deumidificatori e si sta intervenendo sull’impianto elettrico, compromesso durante l’alluvione.